Ambrosini chiede lo sforzo di tutti
lunedì 2 aprile 2012
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"O giochi da squadra o non hai chance contro il Barcellona", spiega il capitano del Milan alla vigilia della sfida al Camp Nou. "Tutto può accadere".
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Massimo Ambrosini ammette che la tenuta difensiva dell'AC Milan verrà messa a dura prova da Lionel Messi al Camp Nou martedì sera, ma per il capitano rossonero non ci saranno tattiche speciali per fermare l'attaccante dell'FC Barcelona. "Contro il Barcellona o giochi da squadra o non hai chance", ha detto alla vigilia.
Il 34enne vanta 77 presenze nella massima competizione continentale europea per club e ha vinto il torneo nel 2003 e 2007. Quindi sa benissimo che tipo di prestazione servirà al Camp Nou. "Il Barcellona è una squadra che sa tenere il possesso palla e ti fa correre molto - spiega il centrocampista - Sai cosa aspettarti quando li affronti e sai che sarai molto stanco a fine partita".
"Domani dovremo essere coraggiosi. Se lasci il pallino del gioco nelle loro mani, prima o poi qualcosa accadrà. Ma tutto può accadere nel calcio. Nella fase a gironi abbiamo giocato bene per mezz'ora, poi abbiamo giocato male ma abbiamo segnato nel finale. Non è una questione di marcatura a uomo o a zona, ma di atteggiamento; atteggiamento in difesa e in attacco. Giochi da squadra o non hai chance contro il Barcellona"
Ovviamente molti degli occhi rossoneri saranno puntati su Messi, l'argentino si è dato da fare all'andata ma non è riuscito a segnare. "Quando ha la palla, Messi è completamente imprevedibile quindi non puoi pensare di fermarlo - spiega Ambrosini -. Tutto quello che faremo domani dovrà essere frutto del lavoro di squadra, non delle individualità. La stessa cosa vale quando si vuole fermare Messi".
L'ultima vittoria del Milan a Barcellona risale al 20 ottobre del 2004 nella fase a gironi di UEFA Champions League. Decisivo il gol di Andriy Shevchenko. In quella squadra c'erano Alessandro Nesta, Clarence Seedorf e 'Ambro', entrato dalla panchina. Ambrosini è invece l'unico 'superstite' del 2-0 al Camp Nou del 26 settembre del 2000.
"Chiunque scenderà in campo domani dovrà sentirsi un privilegiato, lo dico da capitano. E' fantastico essere qui per questa partita, sappiamo tutti cosa significa giocare al Camp Nou ma quest'anno non sappiamo ancora cosa si prova a battere il Barcellona e vogliamo farlo domani". E battere questo Barcellona in particolare sarebbe sicuramente un evento da ricordare.