La Juve mette paura al Chelsea
mercoledì 19 settembre 2012
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Chelsea FC - Juventus 2-2
Sotto 2-0 alla mezz'ora, i Bianconeri rimontano con Arturo Vidal e Fabio Quagliarella, sfiorando il successo nel finale.
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Dopo tre anni di assenza, la Juventus ritorna in UEFA Champions League da protagonista assoluta. Sul campo del Chelsea FC campione d'Europa in carica, i Bianconeri rimontano dal 2-0 al 2-2 e nel finale sfiorano addirittura il successo in rimonta.
Il Chelsea confeziona il doppio vantaggio nel giro di due minuti subito dopo la mezz'ora grazie a una doppietta di Oscar, ma Arturo Vidal accorcia le distanze quasi immediatamente. Nella ripresa i Bianconeri prima soffrono, poi trovano il pareggio con il subentrato Fabio Quagliarella, che a seguire colpisce anche un clamoroso incrocio dei pali.
La Juve si schiera con Gianluigi Buffon tra i pali e la difesa tipo formata da Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci. A centrocampo Claudio Marchisio e Arturo Vidal agiscono da schermo a protezione di Andrea Pirlo, mentre Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah presidiano le corsie esterne. In avanti, Massimo Carrera si affida all'estro e alla velocità della coppia formata da Mirko Vučinić e Sebastian Giovinco.
Il Chelsea replica con un 4-3-3 atipico: a centrocampo il trio Frank Lampard-Ramires-John Obi Mikel funge da collante tra il quartetto difensivo e il tridente formato da Oscar, Fernando Torres e Eden Hazard, grande protagonista del buon avvio di stagione dei Blues in Premier League.
L'avvio bianconero è contratto. Il Chelsea pressa alto e colleziona due corner in rapida successione. Pur manovrieri, i padroni di casa appaiono però poco incisivi in avanti, così, a dispetto del predominio territoriale, la prima vera chance è della Juve: Barzagli pesca Marchiso sul filo del fuorigioco con un lancio millimetrico, ma il centrocampista, a tu per tu con Čech, non trova il varco giusto per superarlo.
Poco dopo i Bianconeri sfiorano nuovamente il gol con Vučinić, lanciato in verticale da Vidal, ma il suo destro da posizione vantaggiosa si perde a fil di palo. E' un buon momento per la Juve, che però fra il 31' e il 33' subisce un uno-due davvero micidiale da parte della squadra allenata da Roberto di Matteo.
Sugli sviluppi di un'apparentemente innocua rimessa laterale sulla tre quarti offensiva dei Blues, il pallone arriva a Oscar, la cui violenta conclusione dal limite dell'area beffa Buffon, complice anche una decisiva deviazione di Bonucci che vanifica l'intervento del proprio portiere.
La Juve non ha ancora fatto in tempo a riorganizzarsi che subisce il raddoppio: Hazard orchestra la manovra e pesca nuovamente Oscar al limite dell'area. Il 21enne brasiliano si districa fra due avversari e lascia partire uno strepitoso destro a giro in torsione che si insacca all'incrocio dei pali.
Una sventola del genere stenderebbe chiunque, ma non Vidal. Il nazionale cileno prende per mano la Juve ed è proprio lui, al 38', ad accorciare le distanze: imbeccato da Marchisio al limite dell'area, il nazionale cileno trova il palo lungo con un rasoterra a incrociare che non lascia scampo a Čech. C'è ancora tempo per una punizione di Pirlo che sibila di poco a lato prima che la sfida giunga all'intervallo.
L'avvio di ripresa è ancora favorevole al Chelsea. Branislav Ivanović testa i riflessi di Buffon con un destro a lunga gittata, poi è Lampard, su calcio piazzato, a chiamare alla respinta con i pugni il numero uno bianconero. La Juve si affaccia in avanti solo con una battuta su punizione di Giovinco, che non inquadra il bersaglio.
Di Matteo richiama Ramires e dà spazio a Ryan Bertrand, quindi è il turno di Juan Mata, che rileva un applauditissimo Oscar e si mette subito in luce con una conclusione che mette paura a Buffon sugli sviluppi di un pregevole scambio con Hazard.
Massimo Carrera risponde gettando nella mischia Quagliarella e Mauricio Isla, rispettivamente al posto di Giovinco e Lichtsteiner, e la mossa si rivela vincente, perché all'80' è proprio l'ex attaccante dell'SSC Napoli a firmare il 2-2 battendo Čech su assist di Marchisio.
Il gol è come una scossa per la Juve, che va vicinissima al clamoroso sorpasso sempre con Quagliarella, la cui conclusione a giro accarezza beffardamente il sette. I Bianconeri si giocano anche la carta Alessandro Matri, ma il risultato non cambia più: l'esordio nel Gruppo E lascia comunque ben sperare.