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I segreti di Eliseu

In vista della sfida di mercoledì contro il Porto, che salterà per infortunio al ginocchio, il centrocampista del Málaga parla a UEFA.com e Champions Matchday del big match e dei successi fin qui ottenuti.

I segreti di Eliseu
I segreti di Eliseu ©UEFA.com

Mercoledì, il Málaga CF deve ribaltare una sconfitta per 1-0 contro l’FC Porto per approdare ai quarti nella stagione d’esordio in UEFA Champions League.

Non potrà essere della partita Eliseu, che si è infortunato al ginocchio e per questo aveva saltato anche la gara d'andata, dopo prestazioni strepitose nella fase a gironi. Il portoghese parla a UEFA.com e alla rivista Champions Matchday dei suoi preparativi per il big match e dei successi fin qui ottenuti con il Málaga.

"Quando c’è una partita importante, appena mi sveglio sento l’inno della Champions League - commenta il giocatore, 29 anni -. È davvero speciale vedere tutta quella gente che lo canta allo stadio. Speriamo di sentirlo ancora per tanti anni".

"Prima della gara parliamo dei nostri avversari - prosegue Eliseu, autore di tre gol nella fase a gironi -. Alcuni visualizzano la partita, si concentrano e immaginano di giocarla, ma io no: a me piace rilassarmi e cercare di staccare il più possibile, perché poi sono più concentrato. Sai di dover giocare una partita importante, quindi devi essere pronto, sia psicologicamente che fisicamente. Non faccio niente di speciale prima di scendere in campo: semplicemente, vado e gioco".

"È una grande motivazione giocare contro una grande squadra come il Porto. Sarà una partita difficile per entrambe. Vogliamo continuare a scrivere la storia del Málaga, quindi ci impegneremo al massimo. Il Porto è in Champions League praticamente tutti gli anni e spesso arriva agli ottavi. È una squadra molto esperta e ha grandi giocatori, ma noi dobbiamo essere fiduciosi, lavorare sodo e credere nella vittoria".

"Abbiamo superato un girone molto difficile con Anderlecht, Zenit S. Pietroburgo e Milan. Nessuno pensava che saremmo arrivati agli ottavi, ma il mister ci ha detto di lottare e dare il massimo. L’unità di questo gruppo è stata fondamentale per arrivare fin qui e il mister ci motivati molto. Il momento in cui abbiamo saputo che eravamo qualificati è stato il più bello della mia carriera".

Questo articolo è un estratto dell’ultimo numero di Champions Matchday, la rivista ufficiale della UEFA Champions League disponibile in versione digitale su Apple Newsstand o Zinio e su carta stampata. Puoi seguire la rivista anche su Twitter @ChampionsMag.

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