Il Napoli si inchina all'Arsenal
martedì 1 ottobre 2013
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Arsenal FC - SSC Napoli 2-0
I Gunners archiviano la pratica nel primo quarto d'ora: Mesut Özil e Olivier Giroud proiettano i Gunners in vetta al Gruppo F.
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Troppo forte l'Arsenal FC, troppo duro l'impatto con l'Emirates Stadium. Privo di Gonzalo Higuaín, l''SSC Napoli cede di schianto davanti ai Gunners e va sotto due volte nei primi quindici minuti. Il match, in pratica, finisce ancora prima di iniziare, con gli Azzurri incapaci di reagire e l'undici di Arséne Wenger che gioca in sicurezza fino alla fine.
Senza il suo uomo più rappresentativo, Rafael Benítez lancia Goran Pandev al centro dell'attacco, arretra José Callejón e Lorenzo Insigne sulla linea dei centrocampisti e si affida alle invenzioni di Marek Hamšík, apparso però un po' timido.
Più che il forfait dell'ex Real Madrid, però, il Napoli paga le amnesie difensive. L'Arsenal, infatti, sfonda subito sulla destra e alla prima occasione va a bersaglio: Aaron Ramsey sfugge a Camilo Zúñiga e pennella un cross basso per l'accorrente Mesut Özil, sinistro di prima intenzione e palla che accarezza il palo interno alle spalle di Pepe Reina. Otto minuti e i Gunners sono già avanti.
Özil esulta, l'Emirates esplode, il Napoli resta groggy e l'Arsenal manca il raddoppio neanche un minuto dopo con Mathieu Flamini che non riesce ad angolare a sufficienza il destro da fuori area. L'appuntamento con il gol, però, è rinviato solo di sei minuti. Al 15’ infatti Özil - ancora lui - approfitta di un rinvio corto di Miguel Britos, va sul fondo e offre a Olivier Giroud un assist perfetto da spingere solo in rete. Due a zero e partita in ghiaccio.
Perché la reazione del Napoli produce solo un colpo di testa fuori misura di Britos su calcio d'angolo da destra e qualche tentativo sbilenco da fuori area, prima con Callejón e poi con Insigne. Anzi, è l'Arsenal a sfiorare il tris con Ramsey che si fa murare da Raúl Albiol e Flamini che sbaglia il tap in a due passi da Reina.
La musica non cambia neanche nella ripresa, con i Gunners in attacco e Tomáš Rosický che manca il pallone nell'area piccola. Benítez prova a mischiare le carte, richiama in panchina Pandev per inserire Dries Mertens e spostare Callejón nell'inedita posizione di centravanti, ma la produzione offensiva del Napoli resta insufficiente nonostante il fantasista belga firmi il primo tiro nello specchio della porta degli azzurri.
Cambia anche Wenger, fuori Rosický e dentro Jack Wilshere, ma ormai è solo accademia. L'Arsenal non affonda più e si limita a gestire il possesso palla, forte anche della superiorità nel gioco aereo. Proprio da un cross dalla destra nasce un'occasionissima per Laurent Koscielny disinnescata da Reina.
È l'ultimo sussulto d'una partita finita ancora prima di cominciare. Come nei sei lunghi anni vissuti sulla panchina del Liverpool FC, neanche stavolta Benítez è riuscito a espugnare l'Emirates Stadium.