Robinho lancia la rimonta
lunedì 7 marzo 2011
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Forte del primato in campionato, il brasiliano del Milan crede fermamente nella vittoria a Londra contro il Tottenham e nella possibilità di trionfare anche in Europa.
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Dopo la parentesi difficile al Manchester City FC, per Robinho sarebbe forse stato più facile rilanciare la sua carriera europea con una squadra della quale sarebbe stato il leader induscusso; invece ha puntato sull’AC Milan e dopo pochi mesi i fatti sembrano dargli ragione. “Ogni partita che gioco mi trovo sempre più a mio agio”, ha detto a UEFA.com il brasiliano, ora titolare nella formazione di Massimiliano Allegri.
Dopo aver trascorso la seconda parte della scorsa stagione al Santos FC, il suo primo club, Robinho è passato ai rossoneri per 18 milioni di euro nell’ultimo giorno del mercato estivo, quando i media italiani erano ancora in fibrillazione per la notizia dell’arrivo di Zlatan Ibrahimović. Lo svedese, ex dell’FC Internazionale Milano, ha occupato le prime pagine dei giornali, ma a distanza di qualche settimana l'influenza di Robinho sul gioco rossonero si è rivelata altrettanto determinante.
"Sta andando tutto molto bene. Il trattamento riservato a noi brasiliani è molto buono - ha spiegato Robinho, che in Italia ha già segnato dieci gol in 25 gare di campionato -. La squadra gioca bene ed è in testa al campionato. Mancano ancora molte partite, ma per essere al mio primo anno sento di essermi adattato bene. Spero di continuare così fino a fine stagione”.
In testa alla Serie A con un vantaggio di cinque punti sull'Inter, i rossoneri puntano a conquistare lo scudetto dopo sette anni di digiuno. A questo scopo, l'esperienza di Robinho potrebbe tornare utile, dato che in tre stagioni al Real Madrid CF, dal 2005 al 2008, ha vinto la Liga due volte. "Ho trascorso momenti straordinari in Spagna. Ho avuto il piacere di vincere due titoli consecutivi e di indossare la maglia del Real Madrid. Purtroppo l’addio è stato turbolento, ma appartiene al passato e da allora sono molto maturato”.
Quello che a Robinho ancora manca in bacheca è però il trofeo per club più bello e dal profilo inimitabile: la UEFA Champions League. "E’ un grande torneo che purtroppo non ho ancora vinto. Spero di diventare campione d’Europa con il Milan. E’ il torneo europeo più difficile ed è stimolante giocarlo. Speriamo di vincerlo quest’anno, altrimenti ci riproveremo in futuro. Mi sto godendo la mia esperienza a Milano, in una grande squadra. Siamo in forma e pronti a vincere”.
Ma per sperare di raggiungere la finale di Wembley a maggio, la squadra di Allegri dovrà superare un ostacolo molto arduo: vincere mercoledì a White Hart Lane per ribaltare l’1-0 dell’andata contro il Tottenham Hotspur FC. "Purtroppo abbiamo perso una gara difficile all’andata subendo gol nel nostro momento migliore. Ma sono convinto che possiamo vincere in Inghilterra”.
Mentre i giornali italiani seguono il recupero di Gareth Bale per capire le sue condizioni in vista della sfida di mercoledì, chi scenderà di fatto in campo sembra non dormire sonno tranquilli più pensando a un altro giocatore degli Spurs. Secondo un altro componente della colonia brasiliana del Milan, infatti, il pericolo principale del Tottenham è rappresentato da Peter Crouch. "E’ il giocatore più forte che abbia marcato in Champions League”, ha dichiarato Thiago Silva. E Robinho concorda. "Gli Spurs giocano in modo diverso, puntano molto sulla forza fisica, e mettono molti cross in area sfruttando l’altezza di Peter Crouch. Credo che proveranno a ripetere la partita dell’andata”.
Robinho è comunque convinto che il Milan possa riuscire là dove le altre squadre hanno fallito in questa edizione della UEFA Champions League: espugnare Londra. "Dobbiamo cambiare atteggiamento ed essere ancora più concentrati. Un gol contro complicherebbe le cose, ma nulla sarebbe compromesso. Vogliamo tornare dall’Inghilterra con la qualificazione in tasca. Ho giocato un anno e mezzo in Inghilterra e so come giocano le squadre inglesi”.