Il Copenaghen si inchina al Chelsea
mercoledì 23 febbraio 2011
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Nonostante l'ottimismo della vigilia, i danesi rendono merito alla superiorità degli avversari dopo i due gol subiti dal Chelsea. "Abbiamo reso al di sotto delle nostre possibilità", ha ammesso Kvist.
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L’FC København non accampa scuse dopo la sconfitta casalinga per 2-0 per mano del Chelsea. “Abbiamo affrontato una squadra più forte di noi”, ha sintetizzato il capitano William Kvist.
Eppure si era fatto largo un certo ottimismo nella capitale danese alla vigilia dell’andata degli ottavi di finale, se non altro per il momento negativo attraversato dal Chelsea: solo una vittoria nelle ultime cinque partite in tutte le competizioni.
Ma il Chelsea ha ristabilito presto le gerarchie grazie a un gol per tempo di Nicolas Anelka. Il Copenaghen non ha creato quasi nulla in attacco, e adesso deve sperare in un miracolo a Stamford Bridge il 16 marzo.
"E’ chiaro che sono superiori come singoli, ma abbiamo reso al di sotto delle nostre possibilità. Adesso si fa dura, ma andremo a Londra a fare la nostra partita”, ha dichiarato Kvist.
Con il campionato danese ancora in letargo, per i padroni di casa era la prima partita ufficiale dal 7 dicembre, ultima giornata della fase a gironi.
"Anche questo avrà contribuito, ma non so fino a che punto – taglia corto Kvist -. Abbiamo affrontato una squadra più forte, soprattutto quando è in vantaggio. Abbiamo creato poco davanti e subito molte ripartenze”.
Anche il portiere Johan Wiland, dal suo punto di osservazione privilegiato, ha sottolineato i meriti degli avversari. "Sono stati più bravi. Noi abbiamo commesso molti errori, specie nel primo tempo. Adesso dobbiamo affrontare con fiducia il ritorno, ma sarà difficile”, ha commentato il numero uno danese.
Per l’esterno sinistro Oscar Wendt resta comunque l’impresa di essere diventati la prima squadra danese a raggiungere gli ottavi di finale della UEFA Champions League. "Se dovremo uscire dal torneo, faremo il possibile per farlo a testa alta”, ha dichiarato.