1956/57: Gento raddoppia per il Real
giovedì 30 maggio 1957
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Real Madrid CF - AC Fiorentina 2-0
La seconda edizione della Coppa dei Campioni ha visto un nuovo nome tra le squadre partecipanti, anche se non sul trofeo. Il Manchester United FC ha ignorato le indicazioni della sua Lega Calcio e ha deciso di iscriversi nel lotto delle 22 partecipanti. E la squadra di Matt Busby ha fatto svanire i dubbi sulla serietà con cui intendeva affrontare l’impegno, imponendosi con un clamoroso 10-0 sul RSC Anderlecht.
Reti in abbondanza
Un’altra delle sfide di maggior rilievo del turno preliminare è stata quella tra il BV Borussia Dortmund e il CA Spora Luxembourg. Il punteggio complessivo delle partite di andata e ritorno è stato di 5-5 per cui si è reso necessario il terzo incontro. All’epoca non esisteva la norma del maggior numero di gol segnati in trasferta e il Dortmund si è imposto nella bella. I tedeschi sono però caduti sull’ostacolo successivo, rappresentato dal Manchester United. Nei quarti di finale gli inglesi hanno affrontato l’Athletic Club Bilbao, imponendosi con il punteggio complessivo di 6-5.
Manchester United sconfitto
I Diavoli Rossi si sono però fermati alle semifinali. Il Real Madrid CF, detentore del titolo, li ha sconfitti a Madrid 3-1 e ha poi pareggiato 2-2 in trasferta, raggiungendo così la finale, giocata nel loro stadio il Chamartìn. La UEFA aveva deciso la sede dell’incontro l’estate precedente. Soltanto il Rapid Vienna era sembrato in grado di impedire agli spagnoli di difendere il titolo davanti al pubblico amico. La squadra austriaca, insieme a altre delle migliori provenienti da Cecoslovacchia, Ungheria e Jugoslavia, aveva dato il via alle grandi competizioni europee con la Coppa Mitropa negli Anni ’30. Gli austriaci hanno dimostrato tutto il loro valore, imponendosi per 3-1 a Vienna dopo essere stati sconfitti 4-2 a Madrid. Hanno però dovuto soccombere nella bella, persa 2-0.
Fiorentina ultimo ostacolo
Gli spagnoli sono giunti così in finale dove hanno trovato a attenderli una Fiorentina che poteva contare su giocatori quali Beppe Virgili, Miguel Montuori e l’ala brasiliana Juninho Botelho. I viola avevano superato Grasshopper-Club e FK Crvena Zvezda. In finale non si sono più ripresi dopo un discusso rigore trasformato da Alfredo di Stefano a 20 minuti dal termine. Paco Gento ha raddoppiato, consentendo così al capitano Miguel Muñoz di alzare la Coppa, consegnata dal Generale Franco.