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Llorente fa doppietta, il Napoli è terzo

Al Via del Mare, la squadra di Ancelotti batte 4-1 il Lecce e vola al terzo posto: l'ex attaccante di Tottenham e Juventus realizza una doppietta, segnano anche Insigne su rigore e Fabián Ruiz. L'Atalanta rimonta la Fiorentina: è 2-2.

Llorente fa doppietta, il Napoli è terzo
Llorente fa doppietta, il Napoli è terzo ©Getty Images

Lecce-Napoli 1-4 (Mancosu 61’ su rig.; Llorente 28’, 82', Insigne 40’ su rig., Fabián Ruiz 52’)
Il Napoli sbanca il Via del Mare e ottiene la quarta vittoria in cinque partite ufficiali. La squadra di Carlo Ancelotti supera 4-1 il Lecce e aggancia il terzo posto in classifica: decisivo ancora una volta Fernando Llorente, che dopo il gol al Liverpool si ripete firmando una doppietta ai Giallorossi.

L’ex attaccante di Juventus e Tottenham sblocca il risultato al 28’, battendo Gabriel dopo un tiro respinto di Arkadiusz Milik sull’assist di Piotr Zieliński. Il raddoppio dei Partenopei arriva su rigore, concesso per un intervento di braccio di Panagiotis Tachtsidis: dal dischetto trasforma Lorenzo Insigne, al secondo tentativo dopo che la prima parata del portiere avversario era stata vanificata dal VAR.

Nella ripresa Fabio Lucioni va vicino al gol, ma poi arriva subito il tris di Fabián Ruiz, che fa centro con il sinistro dopo il lancio di Insigne. Il Lecce di Fabio Liverani trova il gol della bandiera sempre dagli undici metri, con un tiro del capitano Marco Mancosu.

A otto minuti dalla conclusione, però, chiude il conto ancora Llorente, con un tap-in dopo la parata di Gabriel sul tentativo di Insigne, servito da Faouzi Ghoulam. A cinque minuti dalla fine c’è il palo di Andrea Tabanelli, complice la deviazione di David Ospina: il Napoli vince 4-1 e conferma l’ottimo momento di forma.


Atalanta-Fiorentina 2-2 (Iličić 84’, Castagne 90’+5’; Chiesa 24’, Ribéry 66’)
L’Atalanta va sotto di due gol contro la Fiorentina, ma rimonta e strappa un pareggio ormai insperato. Reduce dalla scoppola contro la Dinamo Zagabria di mercoledì scorso, la Dea di Gian Piero Gasperini inchioda sul 2-2 la squadra di Vincenzo Montella grazie al gol al quinto minuto di recupero del difensore belga Timothy Castagne.  

I Viola passano in vantaggio a metà primo tempo grazie a un tiro di Federico Chiesa, con la complicità della deviazione di José Luis Palomino. Duván Zapata, su un avventato retropassaggio di Nikola Milenković, non riesce a inquadrare lo specchio della porta avversaria, poi l’ex Luis Muriel colpisce il palo.

Nella ripresa la Fiorentina trova il raddoppio grazie al primo gol “italiano” di Franck Ribéry, che calcia al volo su cross di Chiesa e fa centro. Sembra fatta per la squadra di Montella, che però non ha fatto i conti con lo spirito indomito dell’Atalanta.

A sei minuti dalla fine l’ex Josip Iličić riapre la contesa con una bella giocata su combinazione con Alejandro “El Papu” Gómez; all’ultimo respiro, al 95’, arriva il pareggio di Castagne da fuori area dopo il gol annullato dal VAR a Marten de Roon.


SABATO 21 SETTEMBRE

Milan-Inter 0-2 (Brozović 49', Lukaku 78')
L'Inter trionfa nel derby di Milano e rimane a punteggio pieno in Serie A e torna in vetta alla classifica dopo la vittoria pomeridiana della Juventus contro l'Hellas Verona.

La squadra di Antonio Conte parte meglio nella prima frazione di gioco e va vicina al vantaggio già al 10': Ricardo Rodríguez sbaglia un retropassaggio arretrato per Gianluigi Donnarumma, sul pallone si avventa in scivolata Lautaro Martínez, ma il portiere rossonero è bravo a chiudere in calcio d'angolo. Ancora Donnarumma salva i suoi su Romelu Lukaku al 18', allungandosi sul destro a incrociare del belga.

Al 21' solo il palo nega il vantaggio ai Nerazzurri. Stefano Sensi entra in area dalla sinistra e serve al centro Lautaro, Donnarumma si supera di nuovo sulla conclusione dell'argentino, ma la palla arriva a Danilo D'Ambrosio, che da pochi passi stampa la palla sul legno da pochi passi.

Il Milan si rende pericoloso nel finale di tempo e al 40' confeziona l'occasione più pericolosa con una cavalcata solitaria di 70 metri di Suso, che arrivato al centro dell'area di rigore si vede respingere da Asamoah la conclusione verso la porta avversaria.

La ripresa inizia con l'Inter che trova la rete del vantaggio dopo solo quattro minuti sugli sviluppi di un calcio piazzato decentrato sulla sinistra. Sensi serve all'indietro Marcelo Brozović, che dal limite dell'area supera Donnarumma con un destro rasoterra deviato da Rafael Leao.

I Rossoneri subiscono il colpo e faticano a rendersi pericolosi dalle parti di Samir Handanovič, e la squadra di Conte raddoppia al 78' con Lukaku, che insacca di testa sul cross dalla sinistra di Barella. Il Milan prova ad accorciare le distanze con un'incursione solitaria dalla sinistra del subentrato Theo Hernandez, che colpisce la parte esterna del palo, ma il risultato non cambia più e l'Inter conquista la quarta vittoria in altrettante gare stagionali in campionato.

Juventus-Verona 2-1 (Ramsey 31', rig. Ronaldo 49'; Miguel Veloso 21')
Dopo due pareggi consecutivi, la Juventus ritrova la vittoria. All’Allianz Stadium, nell’anticipo pomeridiano della quarta giornata di Serie A, i campioni d’Italia battono in rimonta il Verona e tornano per il momento in vetta alla classifica, in attesa del derby Milan-Inter: il primo gol italiano di Aaron Ramsey e un rigore di Cristiano Ronaldo “griffano” il 2-1 finale.

Maurizio Sarri fa partire titolare Gianluigi Buffon che entra nella leggenda, raggiungendo Paolo Maldini con 902 presenze con i club. Ramsey potrebbe subito sbloccare il risultato, ma l’ex centrocampista dell’Arsenal calcia alto sull’invito di Juan Cuadrado.

Ci prova due volte Ronaldo, ma prima la difesa del Verona lo contiene e poi il fuoriclasse portoghese calcia alto. Al 18’ gli scaligeri conquistano un calcio di rigore per l’intervento falloso del difensore turco Merih Demiral su Samuel Di Carmine: dal dischetto va lo stesso attaccante 30enne, che però centra il palo; sul successivo tap-in centra invece la traversa Darko Lazović.

Un giro di lancette e comunque la squadra di Ivan Jurić passa in vantaggio. Splendido sinistro dalla distanza di Miguel Veloso e il pallone si infila imparabile alle spalle di Buffon. CR7 fallisce la chance del pareggio, che i campioni d’Italia trovano comunque al 31’: destro da fuori di Ramsey e Marco Silvestri è battuto, complice anche la deviazione di Koray Günter.

Di Carmine va vicino al gol a inizio ripresa, ma guadagna solo calcio d’angolo. Al 49’, però, i Bianconeri perfezionano la rimonta. Cuadrado entra a tutta velocità in area, Günter lo stende e l’arbitro assegna il rigore: dal dischetto, Ronaldo calcia centrale e firma il secondo centro personale in campionato, oltre al 2-1.

Sarri getta nella mischia Miralem Pjanić, che prende il posto dell’uruguaiano Rodrigo Bentancur, poi Paulo Dybala cerca la gloria personale senza però inquadrare lo specchio della porta. Buffon fa buona guardia sulla punizione di Miguel Veloso, poi anche Jurić decide un avvicendamento inserendo Matteo Pessina al posto di Valerio Verre.

Buffon sale sugli scudi con un grande intervento su Mattia Zaccagni, poi Cuadrado non trova la porta di testa su un bel cross di Blaise Matuidi. Di Carmine va di nuovo vicino al pareggio ma trova sulla sua strada Leonardo Bonucci, poi - tra gli applausi dello stadio - esce Dybala, rimpiazzato da Gonzalo Higuaín.

Buffon si salva altre due volte su Miguel Veloso, il risultato non cambia più malgrado l’ingresso in campi anche di Giampaolo Pazzini e la chance finale, con il portiere Bianconero che prima si salva su Lazović e Veloso che scheggia in seguito la traversa. Nel recupero viene espulso anche Marash Kumbulla tra gli scaligeri. La Juve riparte e torna per il momento al comando, per il Verona è la seconda sconfitta in campionato.

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