1963/64: Mazzola manda l'Inter in paradiso
mercoledì 27 maggio 1964
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Internazionale FC - Real Madrid CF 3-1
La stagione 1963/64 segna una svolta radicale nel panorama europeo. La dimostrazione più lampante si ha nella finale della Coppa dei Campioni dove l’Internazionale FC di Helenio Herrera batte per 3-1 a Vienna un Real Madrid in fase di affievolimento. Questa finale segna il passaggio dello scettro ad una squadra che è sinonimo di uno stile di gioco improntato al catenaccio.
Solide fondamenta
Su una solida ossatura, nella quale figurano il libero Armando Picchi e il terzino Giacinto Facchetti, l’ex allenatore dell’FC Barcellona Herrera ha inserito i nazionali Luis Suárez, Spagna, Jair, Brasile, e la giovane mezzala italiana Sandro Mazzola, figlio di Valentino, capitano del Torino Calcio, scomparso nel disastro aereo di Superga del 1949.
L’avanzata del Real
Questa miscela di campioni si rivela troppo forte per l’Everton FC, sconfitto nel primo turno con il punteggio complessivo di 1-0, AS Monaco, FK Partizan e BV Borussia Dortmund, avversario in semifinale. Sull’altro fronte, i detentori del Milan AC superano l’IFK Norrköping prima di arrendersi nei quarti ad uno scatenato Real Madrid. Le Merengues vincono per 4-1 in casa e perdono 2-0 a San Siro, quanto basta per passare in semifinale dove si impongono con facilità sull’FC Zürich,
Mazzola straordinario
Quel successo, comunque, sarebbe stato l’ultimo per la squadra di Puskás e Di Stefano. Mentre i due giocatori 38enni si scontrano contro un’invalicabile difesa nerazzurra allo stadio Prater, Mazzola sale in cattedra nell’attacco dell’Inter. Realizza una doppietta, inframezzata dalla rete di Aurelio Milani, e l’unica reazione del Madrid arriva dal gol della bandiera a firma di Felo.