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Nuovi talenti per l’Europa

UEFA.com passa in rassegna 10 giocatori di talento che si sono messi in luce alla Coppa del Mondo in Brasile e che giocheranno in UEFA Champions League 2014/15.

James Rodríguez del Monaco è stato uno dei protagonisti ai mondiali
James Rodríguez del Monaco è stato uno dei protagonisti ai mondiali ©AFP/Getty Images
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James Rodríguez (Colombia/AS Monaco FC)
Benché messo in ombra dal connazionale Radamel Falcao al suo arrivo a Montecarlo, il centrocampista ha realizzato nove gol in 34 partite e soprattutto 12 assist, più di ogni altro giocatore in Ligue 1. Con Falcao infortunato, il 22enne giocatore è salito in cattedra in Brasile, portando la Colombia ai quarti con due assist e sei gol. Il brasiliano Fabinho, suo compagno al Monaco, sa quanto possano essere pericolose le incursioni e le punizioni di Rodríguez. "James è il classico giocatore che può decidere una partita", ha commentato.

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Faouzi Ghoulam (Algeria/SSC Napoli)
"La prima volta che sono andato al supermercato, tutti mi hanno riconosciuto e volevano una foto con me - ha commentato Ghoulam, arrivato a Napoli a gennaio -. Ero un po' intimidito dallo spogliatoio perché c'erano grandi giocatori, ma mi hanno fatto sentire il benvenuto". Dopo aver collezionato 15 presenze in Serie A e vinto la Coppa Italia, l'ex AS Saint-Étienne ha fatto bene anche con l'Algeria, raggiungendo gli ottavi in Brasile.

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Ahmed Musa (Nigeria/PFC CSKA Moskva)
Alla 40esima presenza in nazionale, il 21enne giocatore ha risposto gol su gol a Lionel Messi nella gara persa 3-2 contro l'Argentina e spera di proseguire sulla stessa scia anche in UEFA Champions League con il CSKA. Nonostante gli occasionali errori grossolani che fanno infuriare i tifosi, il tecnico Leonid Slutski è contento di avere una freccia in più al suo arco. "Quando Musa ha iniziato a tirare le punizioni sono andato fuori di testa - sorride -, ma ovviamente sono contento della sua doppietta".

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Islam Slimani (Algeria/Sporting Clube de Portugal)
Miglior giocatore dell'Algeria contro la Corea del Sud e la Russia, Slimani ha segnato due gol e ha contribuito alla volata della sua squadra agli ottavi. Ora, l'obiettivo è fare altrettanto in Europa con lo Sporting. L'attaccante, 26 anni, non è esploso subito a Lisbona, ma i gol in quattro partite di campionato consecutive in primavera (per un bottino totale di otto reti) hanno fatto ben sperare. "Quest'anno ho scoperto il calcio europeo - ha commentato prima dei mondiali -. Il mio mestiere è segnare il più possibile".

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Juan Quintero (Colombia/FC Porto)
Anche se James Rodríguez è stato il giocatore colombiano più apprezzato, il 21enne Quintero (passato all’FC Porto per sostituire proprio Rodríguez) continua a seguire le orme del connazionale. In Brasile, è entrato tre volte dalla panchina, realizzando un gol, mentre nel Porto ha il compito di non far rimpiangere il suo predecessore. "La prima stagione mi è servita per imparare, ma nella prossima spero di dimostrare tutte le mie qualità".

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Ivan Rakitić (Croazia/FC Barcelona)
A maggio, Rakitić ha vinto la UEFA Europa League con il Sevilla FC, mentre in Brasile ha formato una buona coppia di metà campo con Luka Modrić, nonostante l'eliminazione al primo ostacolo. Il croato, il cui accento andaluso testimonia tre anni e mezzo di permanenza a Siviglia, ha firmato con il Barcellona per 20 milioni di euro durante i mondiali. "Voglio scrivere la storia al Barça", ha commentato fiducioso l'ex FC Basel 1893 e FC Schalke 04.

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Claudio Bravo (Cile/FC Barcelona)
Bravo ha spiegato che parlare di futuro durante la Coppa del Mondo FIFA "non era facile". Tuttavia, il capitano del Cile si è comportato egregiamente, arrivando agli ottavi con la sua nazione e uscendo contro il Brasile ai rigori. Da allora, il portiere ha lasciato la Real Sociedad de Fútbol dopo otto stagioni e 229 presenze in campionato, approdando al Barcellona per 12 milioni di euro. "Voglio farmi conoscere", ha commentato il No13 del Barça, che contenderà il posto da titolare al neoarrivato Marc-André ter Stegen dopo la partenza di Víctor Valdés.

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Bruno Martins Indi (Olanda/Feyenoord)
Nato in Portogallo, Martins Indi si è trasferito a Rotterdam quando aveva tre anni ed è diventato terzino sinistro del Feyenoord. In Brasile, però, ha dimostrato la sua bravura anche come difensore centrale. Considerato il nuovo Jaap Stam, è sceso in campo regolarmente con i tulipani. "Louis van Gaal ha fiducia in me e si vede - ha commentato Martins Indi -. A volte rischio un po', ma leggo sempre l’azione e so quando passare palla".

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Divock Origi (Belgio/LOSC Lille)
A 19 anni e 78 giorni, Origi è diventato il giocatore più giovane a disputare i quarti di finale di Coppa del Mondo dai tempi di Pelé nel 1958. Giocatore alto e potente, in Brasile ha dimostrato una particolare abilità nel dribbling. "Divock ha tante qualità e sono quasi geloso" ha commentato il compagno di nazionale Jan Vertonghen. Origi, però, sa che il meglio deve ancora venire: "Non mi accontento facilmente, ma sono cresciuto molto e voglio crescere ancora di più. Un attaccante deve segnare: sotto questo aspetto, devo diventare più efficace".

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Julian Green (Stati Uniti/FC Bayern München)
Regolarmente a segno con il Bayern B la scorsa stagione, Green ha esordito in UEFA Champions League contro il PFC CSKA Moskva e alla fine del 2013 ha firmato un contratto a lungo termine con il club bavarese. Anche se in Bundesliga non è mai sceso in campo, è stato portato ugualmente in Brasile da Jürgen Klinsmann e ha segnato due minuti dopo il suo ingresso agli ottavi contro il Belgio. "Quando riprenderò gli allenamenti al Bayern, quel gol non conterà niente - ha commentato Green, di padre americano e madre tedesca -. Cercherò di farmi notare da Pep Guardiola e aspetterò la mia occasione".