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La top ten di Casillas

Nell'ultimo numero di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League, Iker Casillas elenca i suoi 10 portieri preferiti elencando le qualità di ognuno.

La top ten di Casillas
La top ten di Casillas ©Getty Images

Nell'ultimo numero di Champions, la rivista ufficiale della UEFA Champions League, Guillem Balagué intervista Iker Casillas del Real Madrid CF, che elenca i suoi 10 portieri preferiti.

Peter Schmeichel
La lista non è in un ordine particolare, ma se dovessi scegliere il mio preferito di tutti tempi direi Peter Schmeichel. Per me è stato semplicemente il migliore. L'ho visto per la prima volta da ragazzino e ho pensato "Wow… è invincibile!". Avevo 11 anni e Schmeichel giocava il Campionato Europeo del 1992 con la Danimarca. Era semplicemente perfetto. Da allora in poi ho voluto essere come lui, che è diventato il mio eroe. Lo seguivo molto e lo guardavo in televisione appena potevo.

Gianluigi Buffon
Non so bene da dove iniziare a sottolineare le sue straordinarie qualità, e ne ha molte. È impossibile trovargli un punto debole. Una delle sue qualità più importanti è la calma: la capacità di tenere i nervi saldi, anche sotto pressione, è molto importante. Riuscire a trasmetterla alla difesa ha un effetto positivo sul gioco di tutta la squadra. Buffon è il portiere moderno a cui tutti si ispirano oggi.

Oliver Kahn
Era soprannominato King Kahn o Titan, il che la dice lunga. Ha un carattere sicuramente diverso dal mio, un po' più eccentrico. Non so se sia di aiuto per un portiere, ma per lui sicuramente lo è stato. Ho sempre detto che l'approccio mentale alla partita è più importante della preparazione fisica. Per me, l'ideale è avere una sensazione di stabilità e calma. Kahn non era assolutamente così, ma alla fine ha vinto più di qualsiasi altro portiere nella storia.

Sepp Maier
Era l'Oliver Kahn dei suoi tempi ed è stato un personaggio molto carismatico, sia in campo che fuori. Da quanto ho visto in televisione era molto agile, nonostante la stazza, ed era così flessibile che lo chiamavano "il gatto". Fa parte della generazione precedente alla mia, quindi ne ho sentito parlare molto da mio padre e dai suoi coetanei. Mi hanno detto che era molto costante e che non sbagliava mai: una qualità importante per un portiere, perché dà fiducia a tutta la squadra.

José Luis Chilavert
L'ex portiere del Paraguay era unico. Sapeva battere le punizioni e in carriera ha segnato più di 60 gol, ma sarebbe un peccato se la gente lo ricordasse solo per questo, perché era anche un portiere fantastico. È stato votato migliore del mondo almeno tre volte negli anni '90. Ricordo di aver giocato contro di lui alla Coppa del Mondo FIFA 2002 in Giappone e abbiamo vinto 3-1. È stato molto agile a deviare un tiro di Raúl sopra la traversa. Ho anche dovuto affrontare una delle sue famose punizioni, ma grazie al cielo l'ho parata.

Dino Zoff
Kahn e Maier erano i tipici portieri dalla personalità forte: fuoco e passione. Zoff era l'esatto contrario: sempre calmo e rassicurante, per la difesa significava sicurezza. Aveva grandi riflessi e merita sempre guardarlo in video per lo straordinario senso della posizione. Sicuramente è un portiere che mi piacerebbe emulare. Sono un po' invidioso di lui perché ha vinto i Mondiali da capitano a 40 anni!

José Ángel Iribar
Iribar è uno dei più grandi portieri che la Spagna abbia mai avuto. Aveva un grande carisma e la capacità di intimidire gli avversari. Ma non si tratta solo di corporatura, che da sola è inutile: aveva anche uno straordinario senso della posizione. In qualche modo mi sento legato a lui perché è stato il portiere che ha vinto gli Europei del 1964, prima che noi riconquistassimo il trofeo a Euro 2008. Questo mi ricollega al prossimo portiere in elenco…

Luis Arconada
Arconada aveva un soprannome eloquente: "el Pulpo". Era molto coraggioso e aveva una grande personalità, per questo ha rappresentato la Spagna negli anni '80. Molti hanno detto che abbiamo uno stile simile, soprattutto perché usiamo entrambi i piedi. Purtroppo, al contrario di me e Iribar, Arconada non ha mai vinto con la Spagna e viene spesso ricordato per il gol subito nella finale degli Europei del 1984 contro la Francia. Aveva giocato bene per tutto il torneo e, senza di lui, la Spagna non sarebbe mai arrivata in finale. La vita per un portiere può essere beffarda, perché spesso la gente ricorda solo un errore e dimentica il resto.

Ricardo Zamora
Campione degli anni '20, l'ho visto in alcuni vecchi video, ma è un'icona assoluta del calcio spagnolo e ha vinto più volte il titolo di miglior portiere della Liga. Dicono che fosse un grande portiere, con ottimi riflessi e un grande coraggio. Leggenda vuole che abbia giocato contro l'Inghilterra con lo sterno rotto. Era un personaggio, in campo ma anche fuori, ed è entrato nella storia anche perché ha giocato sia nel Real Madrid che nel Barcellona.

Lev Yashin
Infine, devo menzionare un altro giocatore che non ho mai visto coi miei occhi. È sempre in testa alle classifiche dei migliori portieri di tutti tempi e non si può discutere. Ho visto le sue incredibili parate a una mano in video e so che aveva sviluppato i riflessi giocando a hockey su ghiaccio. Penso che sia l'unico portiere ad aver vinto il Pallone d'Oro [nel 1963, mentre Zoff e Buffon sono arrivati secondi nel 1973 e nel 2006 e Kahn è arrivato terzo nel 2001 e 2002]. Lo chiamavano "il ragno nero". Gli avversari avevano paura di lui: per una squadra è un vantaggio, perché può dominare psicologicamente gli attaccanti ancor prima che calcino il pallone.

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