Troppi errori, Napoli al tappeto
mercoledì 27 agosto 2014
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Athletic Club - SSC Napoli 3-1 (and. 1-1 )
Hamšík illude la squadra partenopea, ma la difesa crolla sotto i colpi della squadra basca.
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Il SSC Napoli crolla al San Mamés dopo avere accarezzato il sogno qualificazione con una prodezza di Marek Hamšík e 'retrocede' in UEFA Europa League. Ci sarà l'Athletic Club domani nell'urna del sorteggio della fase a gironi della UEFA Champions League.
Per la prima volta nella sua carriera, Rafael Benítez viene eliminato nei playoff europei. Colpa soprattutto dei tanti errori in sequenza della difesa azzurra, bucata due volte in otto minuti da Aritz Aduriz prima del sigillo finale di Ibai Gomez. La Cattedrale di Bilbao si conferma fortino inespugnabile per le squadre italiane, mai vittoriose all'ombra dei Pirenei.
Il Napoli non riesce a macinare gioco nel primo tempo: Jorginho viene irretito dal pressing asfissiante dei baschi e Gargano non ha la qualità per dirigere la manovra. Senza ordine né fosforo nel mezzo, gli azzurri si perdono nei lanci lunghi a scavalcare la linea mediana, ma la difesa dell'Athletic Club fa buona guardia su Gonzalo Higuaín e José Callejón.
Se l'attacco azzurro non punge, anche l'Athletic Club è piuttosto sterile dalla cintola in su: gli uomini più pericolosi dalle parti di Rafael Cabral, così, sono due difensori. Al 23’, sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra, Carlos Gurpegi si ritrova tutto solo a centro area ma manca incredibilmente la porta di testa. Ancora più grave l'errore di Aymeric Laporte al 27’: sempre sugli sviluppi di un corner dalla destra, il portiere brasiliano sbaglia il tempo dell'uscita e regala al difensore francese una palla da spingere solo in rete, ma l'unico calciatore senza passaporto spagnolo nell'undici di Ernesto Valverde alza troppo il piattone destro da meno di tre metri dalla linea di porta.
Il Napoli si difende in apnea e prova a ripartire ma senza fortuna. Quando poi al 28’ Hamšík illumina il gioco con una verticalizzazione sulla destra a premiare l'inserimento di Christian Maggio, l'esterno azzurro è impreciso nello stop e favorisce il recupero dei baschi.
Se il primo tempo è povero di emozioni, la ripresa comincia subito col botto: merito di Hamšík, che al 47’ raccoglie una respinta corta della difesa e buca Gorka Iraizoz con un sinistro chirurgico a fil di palo. Il Napoli si ritrova in vantaggio pur senza aver mai costruito vere occasioni da gol, ma paga la reazione veemente dell'Athletic Club. Se Mikel Balenziaga sbatte su Rafael Cabral, è fatale ancora una volta una disattenzione su calcio da fermo: è il 61’ quando Maggio si perde Aduritz su corner dalla sinistra e per il bomber spagnolo è troppo facile gonfiare la rete azzurra da due passi.
Trafitto al cuore, l'undici di Benítez cede di schianto. Questione di personalità e di concentrazione, perché è la difesa partenopea ad impacchettare la seconda rete di Aduritz al 69’: Raúl Albiol si addormenta su un lancio lungo dalla difesa, Rafael Cabral sbaglia ancora il tempo dell'uscita e il capocannoniere dell'Athletic Club insacca tutto solo a porta vuota. Errore da matita blu.
Benítez prova a mischiare le carte e chiama in causa Lorenzo Insigne, ma il folletto di Frattamaggiore non ha neanche il tempo di prendere le misure al San Mamés che il Napoli si ritrova sotto 3-1: neanche a dirlo, colpa della difesa che lascia Gomez indisturbato davanti a Rafael Cabral fermandosi davanti al netto fuorigioco di Aduritz. Lo spagnolo non tocca la palla e Lopez ha tutto il tempo per prendere la mira e far esplodere per la terza volta la Cattedrale di Bilbao.
Finisce 3-1, finisce malissimo e ancora prima di cominciare l'avventura del Napoli in Champions League.