Sánchez, la nuova meraviglia del Barça
venerdì 22 luglio 2011
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Secondo il presidente dell'Udinese, che lo ha ceduto al Barcellona, il cileno "vale Lionel Messi" ed ora toccherà a "El Niño Maravilla" dimostrare che quelle di Giampaolo Pozzo non erano solo parole.
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"Forse non sono la persona più giusta per giudicare, ma a mio parere è sullo stesso livello di [Lionel] Messi. Con queste parole, il presidente dell'Udinese Calcio Giampaolo Pozzo aveva definito Alexis Sánchez solo qualche settimana fa
Ora che il cileno si è trasferito da Udine all'FC Barcelona, avrà finalmente la possibilità di confrontarsi da vicino con Messi e di confermare in Spagna quanto di buono aveva fatto vedere in Serie A. Reduce da una stagione che lo ha visto andare a bersaglio12 volte in campionato e formare con Antonio Di Natale una coppia offensiva che ha messo a ferro e fuoco le difese di emzza Italia, il talentuoso 22enne è atteso da un esame di maturità in Catalogna.
Sánchez era stato acquistato dall'Udinese già nel 2006, ma successivamente era stato girato in prestito al CDS Colo Colo e al CA River Plate, dove si era guadagnato il soprannome di "El Niño Maravilla" per le sue funamboliche giocate.
Rientrato in Friuli nel 2008, il cileno ha mostrato sprazzi della sua classe nelle successive due stagioni, totalizzando un discreto bottino di otto reti complessive, ma è nello scorso campionato che è letteralmente esploso: diventato titolare inamovibile, ha cominciato a segnare a ruota libera e a dispensare assist ai compagni. E c'è da scommettere che alla notizia della sua partenza per Barcellona, i tifosi dell'US Città di Palermo avranno tirato un bel sospiro di sollievo, memori del poker che il cileno aveva firmato contro i Rosanero nella cocente sconfitta casalinga per 7-0 contro l'Udinese del 27 febbraio.
Votato miglior giocatore della Serie A per il 2010/11, Sánchez proverà a ripetersi anche in Spagna, dove il 40 volte nazionale cileno punta a compiere il definitivo salto di qualità e ad assurgere al rango di campione. "Il mio obiettivo è quello di migliorare costantemente - aveva dichiarato a giugno -."Al momento sono ancora molto distante da Messi o Cristiano Ronaldo, ma sono solo all'inizio e il tempo per crescere non mi manca".