I momenti più belli della stagione di Champions League
lunedì 30 maggio 2011
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Dopo la fine di un'altra edizione di UEFA Champions League, UEFA.com rivive 10 momenti fra i più significativi della stagione, dall'exploit di Gareth Bale alla rinascita di Raúl con lo Schalke 04.
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Dopo la fine di un'altra edizione di UEFA Champions League, UEFA.com rivive 10 momenti fra i più interessanti della stagione, dall'exploit di Gareth Bale alla rinascita di Raúl González con l'FC Schalke 04.
Bale mette l'Inter alla berlina
Probabilmente, i tifosi dell'FC Internazionale Milano sapevano poco di Gareth Bale prima di questa stagione, ma è certo che d'ora in poi non lo dimenticheranno. Esordiente nella competizione, il gallese ha realizzato il suo primo gol alla seconda giornata contro l'FC Twente, esplodendo letteralmente nella gara a San Siro. Con il Tottenham Hotspur FC in svantaggio di quattro gol e in 10 uomini, l'attaccante ha ispirato la più improbabile delle rimonte con una sensazionale tripletta. Anche se alla fine gli Spurs non hanno pareggiato, il gallese è stato altrettanto micidiale nella gara di ritorno a White Hart Lane vinta 3-1.
Messi affonda il colpo
L'Arsenal FC era stato avvertito la scorsa stagione, quando era stato eliminato dalla Champions League con quattro gol di Lionel Messi. Quest'anno, la formazione di Arsène Wenger si è trovata in vantaggio per 2-1 dopo la gara di andata ed è arrivata al Camp Nou con l'intenzione di neutralizzare l'argentino. Ancora una volta, però, Messi è stato inarrestabile e, con due reti, ha riportato l'incontro a favore dell'FC Barcelona. "Messi è il nostro genio, quello che ci fa vincere le partite. Oggi è successo ancora", ha commentato Daniel Alves.
Ai quarti di finale, la vittima di turno è stato l'FC Shakhtar Donetsk, travolto per 5-1 nella gara d'andata. "Il nostro punto debole è stato non avere Messi. Se giocasse con noi, sono sicuro che avremmo battuto il Barcellona", ha commentato il tecnico Mircea Lucescu a proposito del fantasista, che con il Barça ha firmato 55 gol stagionali di cui 11 in Champions League.
Il record del Marsiglia
A novembre, l'Olympique de Marseille è sembrato tornare agli anni di gloria con un successo contro l'MŠK Žilina che ha stabilito il nuovo record di vittoria esterna più ampia nella competizione. Il 7-0 in Slovacchia, ispirato da una tripletta di André-Pierre Gignac, è stato una vera sorpresa, perché l'OM non aveva segnato nelle prime due giornate e, allo Stade Vélodrome, aveva superato la formazione di Pavel Hapal con un solo gol di scarto. "È raro che una squadra vinca di sette gol in Champions League. Il risultato ci darà fiducia", ha commentato il regista Mathieu Valbuena. Le sue parole sono state profetiche, perché il Marseille ha proseguito sulla stessa scia e ha raggiunto gli ottavi per la prima volta dal 2000 a oggi.
La difesa inespugnabile del Manchester United
Anche se il Manchester United FC è famoso per il suo gioco offensivo, il successo di quest'anno è dovuto principalmente alla solidissima difesa. A strappare gli applausi è stata l'eccezionale coppia centrale formata da Nemanja Vidić e Rio Ferdinand, ma anche Patrice Evra e Chris Smalling hanno dato un prezioso contributo in una stagione in cui lo United ha subito appena quattro gol in 12 partite prima della finale. In passato, Arsenal FC e AFC Ajax avevano raggiunto la finale subendo appena due gol. In quest'ultima occasione (1995/96), il portiere era Edwin van der Sar.
La spettacolare sforbiciata di Zahavi
Eran Zahavi non ha esitato a descrivere il suo gol contro l'Olympique Lionnais come il più bello della sua carriera. Su un cross dalla sinistra di Salim Toama, il regista dell'Hapoel Tel-Aviv si è prodigato in una splendida sforbiciata, spedendo il pallone dritto all'incrocio e facendo alzare in tribuna due ex leggende dell'OL, Bernard Lacombe e Sonny Anderson. Il tecnico Eli Gutman ha definito la rete "una delle più belle mai viste in Champions League".
Schalke trascinato da 'Mr Champions League'
L'anno scorso, Raúl González aveva suscitato stupore quando, a 33 anni, aveva annunciato di lasciare il Real Madrid CF per andare in Germania. L'attaccante spagnolo, però, ha spazzato ogni dubbio portando l'FC Schalke 04 al miglior piazzamento di sempre nella competizione europea per club più prestigiosa. L'ex merengues è stato uno dei protagonisti dei quarti di finale contro l'Inter e ha ampiamente meritato la festa dei tifosi al triplice fischio.
Benvoluto anche dai compagni, Raúl è stato soprannominato "Mr. Champions League" da Christoph Metzelder dopo aver superato il record di marcature del torneo con 71 gol. L'attaccante Edu ha aggiunto: "Raúl è un giocatore incredibile. Segna in allenamento, segna in partita. A questo livello può fare la differenza, senza mai smettere".
Come il vino buono
È stata un'ottima annata per i veterani della Champions League, in particolare per due di loro. Alla 16esima stagione in nerazzurro, Javier Zanetti è diventato il giocatore più vecchio a segnare nella competizione grazie alla rete contro il Tottenham Hotspur FC. Alla veneranda età di 37 anni 71 giorni, ha così superato il record di Laurent Blanc del 2002. L'argentino, però, ha conservato il primato solo per sei mesi, quando Ryan Giggs ha messo a segno una rete contro l'FC Schalke 04 a 37 anni e 148 giorni.
Copengagen possente
L'FC København ha registrato ampi consensi diventando la prima squadra danese a superare la fase a gironi. Gli uomini di Ståle Solbakken avevano già segnalato le proprie intenzioni con le vittorie contro FC Rubin Kazan e Panathinaikos FC nelle prime due partite del girone, ma il risultato più sensazionale è stato l'1-1 contro il Barcellona. "Abbiamo tenuto testa alla pari della squadra più forte del mondo per gran parte della gara - ha commentato Solbakken -. Il pareggio contro una squadra di campioni non è stato certamente immeritato". Josep Guardiola non poteva che concordare e ha dichiarato che il Barcellona "non aveva mai affrontato una squadra più forte fisicamente". Purtroppo per l'FCK, il sogno si è infranto agli ottavi contro il Chelsea FC.
Lo Shakhtar che non ti aspetti
Poco prima di fermarsi ai quarti, il presidente Rinat Akhmetov ha rivelato le ambizioni dell'FC Shakhtar Donetsk per il futuro. "Cominciamo a fare sul serio soltanto adesso - ha commentato -. Credo che, passo dopo passo, arriveremo a vincere la Champions League". Akhmetov non è l'unica persona a credere nella squadra ucraina, che prima si è classificata in testa al girone davanti all'Arsenal FC e poi ha eliminato l'AS Roma agli ottavi.
L'ex allenatore giallorosso Claudio Ranieri ha espresso ammirazione per gli avversari: "Ha giocatori giovani e di talento. Sono molto bravi a tenere la palla e a trovare l'uomo smarcato. Mi ricorda il Barcellona". Lo Shakhtar, però, si è dimostrato ancora lontano dal Barça, che lo ha eliminato ai quarti di finale con 6-1 complessivo complessivo.
Londinesi sempre in attesa
Una delle curiosità della UEFA Champions League è che nessuna squadra di Londra ha mai vinto la finale, e la cosa è proseguita anche quest'anno, nonostante la presenza di ben tre squadre della capitale. Con lo stadio di Wembley teatro della finale e Tottenham, Arsenal e Chelsea in corsa, sembrava questo l'anno giusto.
Tutte e tre sono arrivate agli ottavi, ma solo il Chelsea e gli Spurs sono approdate ai quarti, dove i Blues sono stati battuti dallo United e il Tottenham dal Real Madrid, lasciando ancora una volta a bocca asciutta i tifosi della capitale inglese.