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Rizzoli pronto per l'appuntamento a Wembley

Nicola Rizzoli, arbitro designato per la finale di UEFA Champions League, ha spiegato a UEFA.com di sentirsi "molto orgoglioso" in vista della partita di Wembley: "Le finali sono sempre partite speciali".

Rizzoli pronto per l'appuntamento a Wembley
Rizzoli pronto per l'appuntamento a Wembley ©UEFA.com

Nicola Rizzoli non potrà ripetere il suo mantra in vista della gara di sabato tra FC Bayern München e Borussia Dortmund. “Preparati come se fosse la finale di UEFA Champions League”, dice l'arbitro italiano prima di ogni partita. Stavolta, la finale della competizione per club più prestigiosa la arbitrerà davvero.

L'architetto bolognese, 41 anni, ha già diretto la finale di UEFA Europa League nel 2010, un'esperienza che gli tornerà molto utile a Wembley. “Assolutamente sì - spiega a UEFA.com -. Le finali sono sempre speciali". Nonostante il grande orgoglio per la designazione, Rizzoli ha solo una speranza in vista dell'appuntamento più importante. “Non vorrei essere ricordato per questa partita".

UEFA.com: Cosa si prova a venire designati per una partita così importante?

Nicola Rizzoli: Ci si sente orgogliosi di quello che si è fatto, del percorso compiuto per arrivare fino a una finale come questa,  la più importante a livello europeo. Guardandosi indietro, si rivivono i 24 anni di carriera che hai percorso per arrivare a questo punto e lo si fa con grande orgoglio.

UEFA.com: Come si preparerà per la finale?

Rizzoli: La preparazione è fondamentale, in tutte le partite. Io ho sempre detto, in tutte le gare che ho fatto anche a livello giovanile, di affrontare la partita come se fosse una finale di UEFA Champions League. Sabato farò veramente la finale di Champions League. E' uno stimolo in più per prepararmi ancora meglio, sia dal punto di vista psicologico che mentale.

UEFA.com: Nel 2010 lei è già stato selezionato per una finale UEFA, quella di UEFA Europa League ad Amburgo. Quell'esperienza potrà aiutarla a Wembley?

Rizzoli: Assolutamente sì, le finali sono tutte partite particolari. Non sono uguali alle altre partite anche se dovrebbero esserlo. Però l'esperienza fatta in una gara come quella del 2010 mi servirà molto soprattutto per capire quelle che possono essere le tensioni 'normali’ di una finale sia per i giocatori che per tutte le componenti del gioco

UEFA.com che cosa farà per godersi questo evento nel modo migliore con il suo team?

Rizzoli: Riuscire a godersela non è sempre facile perché la concentrazione fa sì che tu sia talmente attento ai dettagli che ti servono per valutare al meglio le situazioni che tante volte perdi il contesto. Quello che dico alla mia squadra è che da quando usciamo dal tunnel finché non incominciamo la partita, quello è il momento per riuscire a godersi lo spettacolo, riuscire a guardare il pubblico, le tifoserie, i supporter, tutto quello che di bello il calcio porta. Il cuore e la passione, è tutto ciò che possiamo goderci noi perché durante la partita sono sicuro che tutti saremo talmente concentrati e attenti su quello che accade in campo che riusciremo a cogliere poco di altro.

UEFA.com: In finale ci sono due squadre tedesche. Ne ha parlato con qualche collega dalla Germania?

Rizzoli:  Beh informarsi è la cosa più importante per poter preparare la partita al meglio. Avevo già sentito i colleghi tedeschi ancora prima di sapere che avrei fatto la finale perché mi informo costantemente quando vado in giro, ai raduni con i colleghi si parla di calcio. Diciamo che oggi abbiamo anche la fortuna attraverso internet di poter avere qualunque tipo di informazione, quindi mi sono studiato le caratteristiche dei giocatori, come giocano le squadre a seconda della fase, difensiva o in attacco. Credo che tatticamente l'abbiamo preparata bene.

UEFA.com: Quanto è importante conoscere la tattica delle squadre per prepararsi al meglio?

Rizzoli: E' fondamentale perché è l'unico modo per non essere sorpresi, per riuscire a capire qualche istante prima cosa sta per accadere, o avere delle informazioni che ti possono essere utili per anticipare l’azione. Perché il problema dell'arbitro è quello dell'effetto sorpresa, quando veniamo sorpresi da qualcosa difficilmente riusciamo a giudicare in maniera corretta.

UEFA.com: Che partita si aspetta?

Rizzoli: Una bella partita, due ottime squadre, molto fisiche e con due ottimi allenatori che fanno giocare bene tecnicamente. Credo che siano due allenatori che sappiano sfruttare benissimo le caratteristiche dei proprio giocatori. Quindi mi aspetto che giochino tutti a grandissimi livelli e che diano un grandissimo spettacolo.

UEFA.com: Il fatto di giocare a Wembley renderà la finale ancora più speciale?

Rizzoli: Credo che Wembley rappresenti la storia del calcio anche se è stato ricostruito. Si respira la storia, la passione, il calcio vero. E proprio questo è ciò che mi auguro di sentire nello spogliatoio, quando usciremo dal tunnel e entreremo sul campo da gioco. Credo che sentiremo proprio la storia.

UEFA.com: Infine, come vorrebbe essere ricordato dopo la finale?

Rizzoli: Sinceramente non vorrei essere ricordato. Spero che mi ricorderanno solo leggendo il nome dell'arbitro che ha diretto questa partita, i protagonisti sono solo i calciatori. Se non vengo ricordato è meglio.