Jürgen Klopp, sarà buona la terza?
lunedì 27 maggio 2019
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"Le più grandi sconfitte ti insegnano a diventare più forte", spiega il tecnico del Liverpool in vista della sua terza finale di UEFA Champions League.
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Anche se la prima finale di UEFA Champions League di Jürgen Klopp è stata quella del 2013 con il Dortmund, l'irrefrenabile allenatore del Liverpool cerca ancora di vincerla al terzo tentativo.
A marzo, il tecnico si è finalmente preso la rivincita sul Bayern eliminandolo con il Liverpool, ma riuscirà stavolta a superare l'ultimo ostacolo e a battere il Tottenham a Madrid? Ecco le risposte del tecnico.
Sulla tattica contro il Tottenham ...
Il Liverpool e il Tottenham si conoscono bene. A parte questo, è una finale e bisogna prepararsi studiando i punti di forza e i punti deboli degli avversari. In questo non è diversa dalle altre finali.
Lo sappiamo già, quindi perché pensarci troppo? Se siamo al massimo, siamo una squadra difficile da affrontare, ma lo è anche il Tottenham. Un proverbio tedesco dice: "La terza volta è quella buona". Al Mainz ho mancato la promozione due volte e l'ho conquistata alla terza. Speriamo che valga anche per la Champions League.
Sul lavoro al Liverpool dopo il suo arrivo nel 2015 ...
I giocatori conoscevano le mie idee già dopo cinque giorni e ovviamente conoscevano sia me che il Dortmund. Dovevamo giocare in un certo modo, era chiaro, ma non ho voluto spingere subito al massimo.
Bisognava sfruttare le qualità dei giocatori e dare loro più fiducia, per convincerli che fossero quelli giusti per il Liverpool.
Sulle persone che hanno influenzato la sua carriera...
Il Mainz 05 ha avuto la più grande influenza su tutta la mia vita, ci sono stato per 18 anni. L'ho detto tante volte, ma lo ripeto volentieri: Wolfgang Frank [ex allenatore del Mainz] ha influenzato tutti noi. È stato lui a portare il nostro calcio a un altro livello.
Ha risolto le nostre carenze, i nostri errori, e ci ha permesso di diventare una squadra ben organizzata e capace di vincere contro le grandi. Lì ho imparato che le più grandi sconfitte ti insegnano a diventare più forte.
Sulla diversità...
Il calcio è sempre stato multiculturale nel senso migliore e questo mi è sempre piaciuto. Se il tuo approccio rimane lo stesso di quando cresci, non puoi che trarre benefici dalle persone che ti circondano.
Riunendo persone da tutto il mondo, e mischiando culture e personalità diverse, può nascere qualcosa di grande. È questo che ho sempre amato del calcio.