Solskjær, Sir Alex e lo stile United
giovedì 28 marzo 2019
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Fresco di conferma sulla panchina del Manchester United, Ole Gunnar Solskjær ha raccontatro a UEFA.com le esperienze che lo hanno formato come allenatore.
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Fresco di conferma sulla panchina del Manchester United, Ole Gunnar Solskjær ha raccontatro a UEFA.com le esperienze che lo hanno formato come allenatore.
IL MOMENTO MAGICO DI SOLSKJÆR: LA FINALE DEL 1999
Sul Paris ...
"[Sir Alex Ferguson] è stato come un secondo padre. Abitavamo nella stessa via e i suoi nipoti andavano a scuola con i miei figli, quindi abbiamo avuto un rapporto fantastico negli anni. Qualunque cosa gli chiedessi, la sua risposta mi faceva pensare: 'Lui sì che ne sa!'".
"A 27-28 anni non avrei mai pensato di fare l'allenatore, perché volevo semplicemente stare lontano dai riflettori, ma poi mi sono infortunato [al ginocchio, anticipando il ritiro] e ho pensato: 'Non posso più giocare, ma non voglio lasciare questo sport'. Allora sono emersi i miei 20 anni di follia per il calcio (o fanatismo, chiamalo come vuoi) e ho pensato: 'Ok, ci provo'".
"[Sir Alex] diceva che ero analitico, ma ai tempi dovevo solo battere uno o due difensori. Pensavo di sapere tutto sul calcio, ma quando diventi allenatore capisci che devi sapere ogni singola cosa su ogni singolo ruolo".
Sulla UEFA Champions League…
"Le più belle serate della mia carriera sono state quelle di Champions League. Quando arrivi a questo punto del torneo, ci sono partite che non vedi l'ora di giocare. L'inno che suona nello stadio e tu che ti prepari a scendere in campo: sono queste le serate speciali all'Old Trafford".
"Se ho mai pensato vincere il torneo? Per ora non ci penso, è troppo lontano. Ora penso solo a come battere il Paris Saint-Germain e passare il turno".