Pari in rimonta per il Napoli contro il PSG
martedì 6 novembre 2018
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Dopo il vantaggio di Bernat nei minuti di recupero del primo tempo, Lorenzo Insigne regala un punto prezioso alla squadra di Ancelotti grazie al rigore trasformato nella ripresa.
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Un tempo e un punto ciascuno, quanto basta per tenere aperta per entrambi la pratica qualificazione: SSC Napoli e Paris Saint-Germain si dividono la posta in palio e il pari è prezioso sia per Carlo Ancelotti che per Thomas Tuchel, soprattutto dopo l’inattesa sconfitta del Liverpool sul campo del Crvena zvezda. In uno stadio San Paolo pieno in ogni ordine di posto, sono Juan Bernat e Lorenzo Insigne a segnare le reti che indirizzano il match.
Napoli in campo con gli stessi undici dell’andata. Dopo 14 formazioni diverse in 14 partite, per la prima volta Ancelotti conferma uomini e modulo: azzurri con il 4-4-2 formato europeo, con Nikola Maksimović pronto a dare man forte ai due difensori centrali in fase di non possesso e Mário Rui libero di spingere sulla fascia sinistra.
È proprio il mancino portoghese l’uomo in più nella prima metà del primo tempo: complici i tagli continui di Fabián Ruiz, che gioca più da trequartista che da esterno di centrocampo, Mário Rui sfonda spesso sul suo out, ma è sempre impreciso nell’ultimo passaggio così che Dries Mertens non ha mai modo di battere a rete.
Dall’altra parte, senza Edinson Cavani, è Kylian Mbappé il terminale del tridente tutto fantasia di Tuchel. E se Ángel Di María si vede poco, Neymar semina il panico nella difesa azzurra quando parte palla al piede. L’ultimo baluardo del Napoli, però, si chiama Kalidou Koulibaly, che fa esplodere lo stadio ogni volta che entra in scivolata per fermare i pluridecorati attaccanti francesi. Nell’unica occasione in cui riesce a scappargli, al 23’, Mbappé cerca e quasi trova l’eurogol con un sinistro potentissimo di collo pieno alto d’un niente.
Dopo un paio di fiammate di Insigne, che al 40’ calcia sulla barriera una punizione da ottima posizione e al 41’ viene contrato da Thiago Silva all’ultimo respiro, è il PSG a trovare la rete del vantaggio con Bernat al 47’: Mbappé brucia Maksimović sul lancio in profondità di Neymar e serve il mancino spagnolo che arriva a rimorchio, resiste alla carica di Allan e quasi da terra batte David Ospina dentro l’area piccola.
Al riposo sotto di un gol, Ancelotti non cambia il Napoli, che rientra dagli spogliatoi con gli stessi undici ma con un piglio diverso. E se al 50’ il colpo di testa di Maksimović è alto, tra il 51’ e il 52’ Gianluigi Buffon deve allungarsi due volte per disinnescare due tentativi di Mertens. Quando nemmeno l’eterno Gigi può arrivarci, tra il 53’ e il 54’, sono Marquinhos e Thiago Silva ad opporsi col corpo alle conclusioni a colpo sicuro di José Callejón prima e Mertens poi.
L’incredibile forcing del Napoli viene premiato al 63’, quando l’arbitro olandese Björn Kuipers fischia il rigore per l’intervento scomposto di Buffon su Callejón, bravo e tenace nel recuperare dalla spazzatura il pallone svirgolato da Thiago Silva. In uno stadio che ribolle d’entusiasmo, è Insigne a calciare dagli undici metri segnando il suo decimo gol stagionale, il terzo in questa edizione di UEFA Champions League.
Col risultato di nuovo in parità, i due allenatori pescano a mani basse dalla panchina: in poco più di cinque minuti, così, fanno il loro ingresso in campo Piotr Zieliński e Elseid Hysaj da una parte e Presnel Kimpembe e l’acclamatissimo Cavani dall’altra. Entra anche Adam Ounas, al posto dell’infortunato Mertens, ma il Napoli ha finito la benzina e si limita a contenere gli ultimi attacchi del PSG. Finisce 1-1 e il triplice fischio viene salutato dal San Paolo con un boato: a 180 minuti dal termine della fase a gironi, il Napoli è primo in classifica nel Gruppo C.