Il Napoli brilla, il Paris lo riprende
mercoledì 24 ottobre 2018
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I partenopei vanno due volte in vantaggio al Parco dei Principi con Lorenzo Insigne e Dries Mertens, ma il Paris risponde colpo su colpo e al 92' riacciuffa ild efinitivo pareggio con Ángel Di María.
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Un tempo per ciascuno e Paris Saint-Germain e Napoli si dividono la posta. A sorpresa, però, sono gli Azzurri a recriminare per il pari subito al 92’, dopo una partita di gran classe che ha visto i partenopei due volte in vantaggio: ai gol di Lorenzo Insigne e Dries Mertens, però, il Psg ha risposto prima sfruttando un’autorete di Mário Rui e poi con il sigillo di Ángel Di María.
Se c’è una cosa che Carlo Ancelotti ha saputo trasmettere agli Azzurri è la personalità: il Napoli entra in campo col piglio giusto, soffre l’inizio arrembante del Psg ma lentamente prende possesso del campo, alza il baricentro e comincia a macinare gioco. Senza folate, senza strafare, Marek Hamšík e compagni strappano applausi al Parco dei Principi con un gran primo tempo.
È messo bene in campo il Napoli, schierato con una difesa a tre elastica che diventa a quattro in fase di non possesso, con Mário Rui che ripiega veloce sulla terza linea per contenere le accelerazioni di Kylian Mbappé. È l’enfant prodige del calcio francese l’attaccante più pericoloso del tridente di Thomas Tuchel: al 2’ vola via sulla fascia e offre un assist d’oro a Neymar che, ostacolato da Edinson Cavani, si fa respingere il tiro da Raúl Albiol; al 14’ si mette in proprio e prova a sorprendere David Ospina sul primo palo ma senza trovare la porta. Ancora più clamorosa l’occasione di Cavani, che al 17’ impegna Ospina in una difficile parata a terra su assist del solito imprendibile Mbappé.
Passata la buriana, il Napoli prende le misure ai francesi e alza il ritmo in attacco. La prima palla buona capita sui piedi di Mertens, al 24’, ma la volée mancina del centravanti belga su cross di Mário Rui s’infrange sulla traversa. È più preciso Insigne, che al 29’ s’invola alle spalle di Presnel Kimpembe sull’assist di José Callejón e supera Alphonse Areola con un lob di pregevole fattura.
Azzurri avanti, vantaggio a sorpresa ma meritato e legittimato da Ospina, che al 38’ dice no a Mbappé con una gran parata di piede in uscita. Fiutato il pericolo, Tuchel ridisegna il Psg negli spogliatoi: fuori Juan Bernat e dentro Thilo Kehrer con Thomas Meunier che sale sulla linea dei centrocampisti e Di María che si allarga sulla fascia sinistra. La mossa dell’allenatore tedesco dà subito i suoi frutti, col Napoli che arretra e Meunier che sfonda a piacimento sulla destra. Tra il 50’ e il 52' Ospina si oppone sul destro potente di Neymar e sul colpo di testa di Meunier, ma nulla può sulla deviazione di Mário Rui, che al 61’ buca il suo portiere nel tentativo di liberare l’area sul cross basso di Meunier.
Incassato il colpo, gli Azzurri evitano che il Psg salga di tono e, al 77’, si riportano avanti, anche con un po’ di fortuna: sul tiro senza pretese di Fabián Ruiz, infatti, Mertens si trova al posto giusto al momento giusto e scaraventa in rete il pallone respinto malamente da Marquinhos. Partita finita? No, perché il Paris Saint-Germain ha sette vite e proprio allo scadere trova il gol del definitivo pari con Di María, fin lì impalpabile: il sinistro del fuoriclasse argentino è imprendibile e s’infila alle spalle di Ospina proprio sotto l’incrocio.