Roma a caccia della continuità
martedì 23 ottobre 2018
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Deludenti con la SPAL, esaltanti contro il CSKA: tra Europe e campionato i Giallorossi sembrano dottor Jekyll e mister Hyde. Džeko: "La UEFA Champions League è la competizione più bella". De Rossi elogia la grande reazione.
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La continuità. Sembra l'obiettivo primario della Roma, dopo l'esaltante 3-0 al CSKA Mosca - che l'ha proiettata al primo posto del Gruppo G di UEFA Champions League - seguito al deludente ko casalingo contro la SPAL in campionato. E se Edin Džeko, che con la doppietta ai russi ha raggiunto quota 80 reti in maglia Giallorossa, ammette che quella europea "è la competizione più bella", il tecnico Eusebio Di Francesco confessa che "la mia squadra in questo momento è così". Daniele De Rossi, invece, sottolinea: "Siamo stati bravi. Cerchiamo di esserlo più spesso, però".
Edin Džeko, attaccante Roma
La UEFA Champions League è sicuramente la competizione più bella. È difficile dire qualcosa, tre giorni fa dovevamo vincere e fare di più. Oggi abbiamo fatto di più. Sicuramente ci serve più continuità di tutta la squadra, in primis io e poi tutti gli altri.
Il girone? Secondo non cambia niente perché dovevamo vincere. Dobbiamo guardare prima al secondo posto. Ora giochiamo a Mosca e là dobbiamo provare a vincere, sicuramente non si può perdere.
Contro la SPAL abbiamo sbagliato partita e l’abbiamo capito, forse abbiamo pensato che fosse facile ma non è mai facile vincere come abbiamo visto. Ci serve più continuità ma anche più qualità in campo.
In UEFA Champions League stiamo facendo bene negli ultimi due anni. Sono contento, ma posso fare meglio anche io.
Eusebio Di Francesco, allenatore Roma
La mia squadra in questo momento è così, purtroppo alle prime difficoltà perdiamo il filo logico del nostro gioco, mentre in questa gara abbiamo fatto tante cose interessanti anche se all'inizio abbiamo sofferto, soprattutto le incursioni di Vlašić che è un ottimo giocatore. Džeko è un giocatore straordinario, che quando ha la sua giornata è fenomenale non solo in zona realizzativa, ma anche nel giocare per la squadra. Nella ripresa abbiamo voluto a tutti i costi il terzo gol, chiudendoli per 10 minuti dentro la loro area.
C’è sempre da migliorare. In campionato questa squadra non ha avuto mai grande continuità, e a volte le certezze vengono attraverso i risultati e le vittorie.
Forse serve un allenatore per il campionato e uno per la Champions. A volte mi sembra assurdo vedere una preparazione per una gara in questo modo, e poi le altre sembrano meno importanti
La continuità l’avevamo anche trovata. A volte si può perdere, ma non come abbiamo perso con la Spal. Le partite si possono vincere, ci sta anche di fare grandi gare senza vincere come ci è già capitato. A volte con le piccole ci sentiamo bravini, peccando di presunzione. E non va bene.
Daniele De Rossi, centrocampista Roma
C’è stata una grande reazione dopo aver perso malamente sabato, in questo stadio. Lo stadio stasera ci ha aiutato, bisogna dirlo, ma non è mai facile dopo una sconfitta rientrare qui dentro e avere le personalità per vincere così nettamente. Siamo stati bravi. Cerchiamo di esserlo più spesso, però.
Il discorso è inverso, se avessimo perso oggi saremmo stati veramente molto lontani dagli ottavi. Così facciamo il nostro, vinciamo lo scontro diretto, però purtroppo ce n’è un altro, lì da loro. Sappiamo che sarà probabilmente più difficile di questa sera, ma dobbiamo andare a vincere anche lì.
Io sempre in campo? Se fosse vero, avremmo perso solo con la SPAL e il Viktoria Plzeň e avremmo vinto tutte le altre. Non è stato così. Mi fa piacere perché è indice del fatto che sto giocando onestamente bene, però tante partite le abbiamo vinte anche quando non c’ero io: mi ricordo il derby, abbiamo preso grandi complimenti io per primo ma quando la partita era calda io sono dovuto uscire ed è entrato Bryan Cristante che è stato determinante per la vittoria. O altre partite in cui io non c’ero e i miei compagni l’hanno portata a casa. A me veramente questa differenza tra chi gioca e chi non gioca non è mai piaciuta: a volte ero io quello che doveva dare di più perché quando non giocavo si vinceva. Sono dinamiche del calcio che a volte sei la vittima, a volte il carnefice. Non mi piace neanche che io sia preso ad esempio come uno che deve per forza stare in campo.
Robin Olsen, portiere Roma
Il CSKA è partito molto bene. Sono contento di avere fatto quelle parate e aver aiutato la squadra a vincere. Ma mi rende felice soprattutto la vittoria, oggi era assolutamente da vincere ed era molto importante. Sapevamo che non sarebbe stato facile ed è stato così. Quelle che restano però saranno partite molto dure.
E’ sempre difficile andare in una nuova squadra, devi imparare come lavora e gioca la squadra. Però è stato tutto abbastanza veloce per me, sono davvero felice di giocare con questo fantastico club. Miglioro ogni giorno sul campo, sono contento che i risultati si vedano sul campo. Sono davvero molto felice.
Le differenze tra UEFA Champions League e campionato? Non lo so, non ho risposte per questo. E’ difficile da dire, abbiamo fatto male con la SPAL ma siamo tornati più forti oggi. Abbiamo dimostrato la nostra forza contro una buona squadra. Oggi era molto importante, soprattutto tornare dopo quella brutta partita. Dobbiamo continuare su questa strada e speriamo di giocare come oggi o magari ancora meglio nella prossima partita.