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Buffon e il Real, la sfida infinita

Gianluigi Buffon ha affrontato tante volte il Real Madrid in carriera e a pochi giorni dall'ennesima sfida tra la Juventus e le Merengues spiega a UEFA.com che cosa servirà ai Bianconeri per avere la meglio sui campioni d'Europa.

Buffon e il Real, la sfida infinita
Buffon e il Real, la sfida infinita ©Getty Images

UEFA.com: la Juventus sfiderà nuovamente il Real Madrid. Vi siete affrontati tante volte negli ultimi anni e la Juve è sempre uscita vittoriosa nei doppi confronti...

Gianluigi Buffon: beh... sì, questo è quello che la storia ha detto fino a oggi. Naturalmente affrontarli di nuovo non ci riempie di gioia perché sappiamo che Real Marid, insieme a Barcellona e forse [Manchester] City e Bayern, sono le squadre che non vorresti mai incontrare. Ma è anche vero che raggiungere i quarti di finale di UEFA Champions League significa affrontare le migliori d’Europa. È normale. Spero che le esperienze passate sia positive che negative – quindi intendo anche la finale di Cardiff – ci potranno tornare utili.

UEFA.com: tra le tante sfide spicca la semifinale del 2003, vinta dalla Juve grazie a un rigore parato da te. Che cosa ricordi di quella partita? 

Cinque grandi parate di Buffon in Champions

Gianluigi Buffon: quella è stata una delle serate più belle mai vissute in bianconero e penso anche una delle migliori per la gente della Juventus perché avevamo perso l’andata e al ritorno contro il Real Madrid di Ronaldo, [Zinédine] Zidane e tanti altri, dovevamo ribaltare la situazione partendo da sfavoriti. Devo dire che ci fu da parte nostra un'interpretazione esemplare della gara e stravincemmo la partita perché, al di là del risultato e del rigore parato a [Luís] Figo, penso che durante quei 90 minuti la Juventus abbia dimostrato di essere superiore al Real Madrid.

Poi fu la volta della sfida decisa da Zalayeta ai supplementari…

Gianluigi Buffon: sì, poi c’è stata quell,a uno o due anni dopo, con il gol di Marcelo. Secondo me quella sfida è stata più equilibrata perché abbiamo vinto grazie a un episodio particolare che ci ha premiato. Mmentre nel 2003 abbiamo dimostrato di essere più forti di loro, in queste due partite siamo stati sullo stesso livello e ci siamo qualificati grazie a un pizzico di fortuna in più.

Poi arriviamo alla sfida più recente, quella con Allegri in panchina e Morata a segno a Madrid...

Gianluigi Buffon: sì, sicuramente lì siamo partiti molto sfavoriti sulla carta. Devo dire che è stata una grande sorpresa, un mezzo miracolo sportivo, perché una squadra come la nostra che era molto forte individualmente, ma non aveva ancora la consapevolezza di valere così tanto, si trovava di fronte un Real Madrid che all’epoca era alla sua quarta o quinta semifinale consecutiva. Loro avevano dimestichezza nel gestire determinate pressioni e nel giocare su determinati palcoscenici e chiaramente partivano da favoriti. Invece fummo noi a compiere un'impresa quasi incredibile. 

Così lontani, così vicini: Buffon e la Coppa dei Campioni
Così lontani, così vicini: Buffon e la Coppa dei Campioni©Getty Images

UEFA.com: che cosa provi ripensando alla finale di Cardiff?

Gianluigi Buffon: non provo alcuna emozione particolare, perché è una partita che noi abbiamo perso meritatamente e loro hanno vinto meritatamente. Di conseguenza oltre a qualche piccolo rimpianto per non averla interpretata nel modo adeguato, bisogna ammettere che quella sera il Real è stato nettamente superiore e non ha lasciato spazio a dubbi. Detto questo, in partite del genere anche la sfortuna incide. Abbiamo perso 4-1, abbiamo perso davvero male, ma abbiamo subito due gol su deviazioni incredibili, e subire due gol come quelli in una finale di Champions League sicuramente non capita spesso. Ma al netto di quei due gol, il Real ci ha surclassato.

UEFA.com: la Juve arriva a questa sfida dopo aver battuto il Tottenham in rimonta. Quanta fiducia vi ha dato quel risultato?

Gianluigi Buffon: risultati del genere aiutano tanto, ma fare queste partite richiede anche un enorme sforzo perché per ribaltare il risultato e qualificarsi serve determinazione e, ovviamente, è necessario del tempo per recuperare. Penso che ne abbiamo avuto abbastanza per recuperare sia mentalmente che fisicamente, quindi possiamo giocare due grandi partite come sappiamo di poter fare.

UEFA.com: i principale punto di forza del Real Madrid - Cristiano Ronaldo a parte - sta nel fatto di saper interpretare al meglio questo genere di partite? 

Gianluigi Buffon: sì, certamente. L’esperienza che si ottiene da queste partite ti dà una sicurezza incredibile in qualsiasi momento della gara, in qualsiasi situazione. In Italia [in campionato] noi sappiamo che in qualsiasi momento possiamo far girare la partita a nostro favore. Il Real Madrid ci riesce benissimo in Europa, anche perché hanno delle individualità che dal numero 1 al numero 20, sono tutti tra i primi tre o cinque calciatori del mondo. In ogni reparto. Questo vuol dire essere una squadra di grande livello.

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UEFA.com: cosa dovrà fare la Juventus per battere il Real Madrid?

Gianluigi Buffon: la Juve deve giocare da Juve, non deve fare nient'altro. Questo significa anche avere quel pizzico di fortuna, di buona sorte, che ti può aiutare in certi momenti. Spesso ci si dimentica di queste cose quando la partita è finita e si guarda il risultato. Tre anni fa, quando passammo il turno con il Real Madrid, ricordo che uno dei momenti salienti per noi fu una traversa clamorosa colpita dal Real a Torino con impercettibile deviazione di Sturaro. Se quel pallone fosse entrato, loro sarebbero andati sul 2-1, invece la partita finì 2-1 per noi. Spesso ci si scorda di queste cose, ma io so bene che cosa significhi passare il turno o essere eliminati per un piccolo dettaglio. Io mi auguro che la Juve sia brava nei dettagli e anche un po' fortunata. Come dicevo prima, al di là della superiorità del Real Madrid in tutti i reparti in finale, alla Juve girò davvero tutto storto.

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