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I soprannomi delle squadre di UEFA Champions League

Negli ottavi di finale scendono in campo i Lavandini, i Minatori, i Sederi e una Vecchia Signora, senza dimenticare squadre che si rifanno al mito romano e alla nobiltà medievale. Ecco un breve riepilogo sull'origine dei soprannomi...

José incontra 'Fred the Red'
José incontra 'Fred the Red' ©Getty Images

Barcellona – Barça, Blaugrana, Culés (i Sederi)
Se "Barça" è il soprannome più comune e "Blaugrana" il più ovvio, "Culés" è sicuramente il più interessante. Viene spesso affibbiato ai tifosi e risale ai tempi del vecchio stadio di Les Corts, sempre esaurito. Chi non trovava posto guardava la partita sedendosi sul muro perimetrale, mostrando involontariamente il posteriore ai passanti.

Basel – Bebbi
Nel XVIII e XIX secolo il nome Johann Jakob era molto comune a Basilea, e le persone con quel nome venivano chiamate volgarmente 'Bebbi'. Col passare del tempo il nomignolo è diventato talmente popolare che i ragazzi di Basilea erano (e lo sono ancora) tutti apostrofati come Bebbi.

Bayern – Die Roten (i Rossi)
Nel 1906, sei anni dopo la sua nascita, il Bayern si unì al Münchner Sport-Club per utilizzarne il campo e le strutture, ma a una condizione: passare dalla casacca nera a quella rossa. Da allora il Bayern ha quel soprannome.

Le Aquile Nere del Beşiktaş
Le Aquile Nere del Beşiktaş©Getty Images

Beşiktaş Bayern – le Aquile Nere 
Il soprannome deriva dalla squadra rimasta imbattuta per l'intera stagione 1940/41. In una partita il Beşiktaş era in vantaggio per 1-0 sui rivali diretti del Süleymaniye, ma invece di arroccarsi in difesa la squadra ha continuato ad attaccare senza sosta. "Forza Aquile Nere! Attaccate Aquile Nere!", diceva una suadente voce dagli spalti. Quella voce apparteneva a un pescatore di nome Mehmet Galin. La squadra poi vinse quella partita per 6-0 e da allora per esortare la squadra si usa quel soprannome.

Chelsea – i Blues
Sebbene il Chelsea abbia quasi sempre vestito la casacca blu, all'inizio la tonalità della maglia era più chiara in onore alla scuola pubblica di Eton, istituto dove si era formato il primo presidente del club. Il blu reale venne infatti adottato nel 1912. "Blue is the Colour" è invece il celebre motivetto che cantano sempre i tifosi di Stamford Bridge, ovvero un brano cantato dalla squadra prima della finale di Coppa di Lega del 1972 che nella versione originale si piazzò al quinto posto della classifica del Regno Unito..

Juventus – la Vecchia Signora
Non si conosce bene l'origine del soprannome, ma molti ritengono che derivi dalla famiglia Agnelli, che acquistò il club negli anni' 20. Per evocare uno stile sofisticato, "lo stile Juve", si iniziarono a fare paragoni con l'eleganza di un'anziana nobile.

Una marea rossa
Una marea rossa©Getty Images

Liverpool – i Reds
Non ditelo a voce alta, ma un tempo i famosi Reds erano Blu poiché presero in prestito i colori dell'Everton quando lo sostituirono ad Anfield nel 1892. Solo due anni dopo i Reds adottarono la classica divisa rossa, e dagli anni '60 in poi la divisa divenne interamente rossa.

Manchester City – Citizens, The Sky Blues
"Citizens" è un'estensione di City (mentre i membri del club si chiamano Cityzens). 'Sky Blues' (azzurro) richiama ovviamente il colore della maglia.

Manchester United – i Red Devils 
I giocatori dello United erano gli Heathens (perché provenivano dall'area Newton Heath di Manchester e giocavano di domenica), ma negli anni '60 Sir Matt Busby aveva preso in simpatia la squadra di rugby dei Red Devils. 'Diavoli Rossi' era infatti il soprannome della vicina formazione di rugby di Salford da quando un giornalista francese li aveva definiti "Les Diables Rouges" nel 1934.

Paris Saint-Germain – PSG
Per evitare ripetizioni, i giornalisti chiamano spesso la squadra "Les Rouge-et-Bleu" (i rossoblu) o "Les Parisiens" (i parigini), ma PSG è senza dubbio la sigla più amata nel calcio francese.

Porto – Dragões (i Dragoni)
Il drago è un simbolo di Oporto fin dal XIX secolo e rappresenta lo spirito combattivo e l'invincibilità. Il Porto lo ha inserito nel proprio stemma societario nel 1922 su consiglio dell'ex calciatore Augusto Baptista Ferreira.

Real Madrid – Merengues
Un radiocronista spagnolo inventò questo soprannome paragonando la maglia del Real alle meringhe. Un giornalista britannico del Times, invece, viene accreditato per aver inventato un soprannome meno noto, i Vikingos, paragonando la vittoria per 7-3 sull'Eintracht Frankfurt in finale di Coppa dei Campioni 1960 all'invasione dei Vichinghi in Europa.

Roma – la Lupa
La lupa è il simbolo di Roma. Quando il nonno di Romolo e Remo venne tradito dal fratello che ne usurpò il posto, il traditore ordinò che i gemelli venissero abbandonati sulla riva del Tevere. La leggenda vuole che a salvare i due da morte certa sia stata una lupa, e che anni dopo Romolo abbia fondato Roma.

Siviglia – Palanganas (i Lavandini)
Altro soprannome di etimologia incerta. Una possibile spiegazione rimanda alla forma dello stadio Ramón Sánchez Pizjúan, somigliante a un lavandino. Un'altra al fatto che, agli inizi del XX secolo, i lavandini dello stadio erano decorati con una striscia rossa, richiamando i colori del club.

Shakhtar Donetsk – Pitmen (i Minatori)
Un altro omaggio ai lavoratori delle miniere di carbone, questa volta nella regione del Donbass. Shakhtar significa infatti lavoratore delle miniere in ucraino. Nel logo del club c'è un martello e un piccone, e i tifosi indossano spesso dei luminosi cappelli arancioni come quelli delle miniere.

Tottenham – Spurs 
Un appellativo più breve per indicare Hotspur, che proviene da Harry Hotspur, ovvero un nobile inglese del Medioevo che appare nell'Enrico IV di Shakespeare e che è diventato famoso per i suoi speroni da stivali e per i galli da combattimento.