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Napoli sogna nel segno di Insigne

Grazie al gran gol che ha spianato la strada al successo contro lo Shakhtar, il Napoli torna a sperare nella qualificazione, come ribadisce lo stesso Insigne: "Non dipende solo da noi, ma dobbiamo battere il Feyenoord e sperare".

Napoli sogna nel segno di Insigne
Napoli sogna nel segno di Insigne ©AFP/Getty Images

Un’altra notte da ricordare, un altro gol da incorniciare. Dopo la cocente delusione della mancata qualificazione ai Mondiali, Lorenzo Insigne è tornato a Napoli con più fame e una determinazione feroce. Sabato sera, dopo una fuga solitaria lunga trenta metri, ha steso il Milan; questa sera, con un magistrale tiro a giro dai venticinque metri, ha inferto la prima picconata al fortino dello Shakhtar Donetsk.

“Era una gara importante, lo sapevamo e ci abbiamo creduto fino all’ultimo minuto”, sorride Insigne subito dopo il fischio dell’arbitro, sul volto e sui polpacci i segni della fatica. “Ma n’è valsa la pena, alla fine i sacrifici vengono sempre ripagati”.

È al top della forma, Insigne. Mai così decisivo, mai così determinante: se Marek Hamšík è il capitano e Pepe Reina è il leader dello spogliatoio, Insigne è il simbolo del Napoli di Maurizio Sarri, l’uomo in più nella trequarti avversaria, quello capace di sbloccare anche le partite più difficili con una magia, “un colpo di genio” l’ha definito Paulo Fonseca, il tecnico dello Shakhtar sempre sorridente nonostante la sconfitta.

Incassa i complimenti e guarda avanti, Insigne. Più di quelli di Fonseca, del resto, gli faranno piacere quelli di Sarri, l’allenatore del Napoli che lo ha valorizzato come mai prima mettendolo al centro del suo progetto tattico. “Ringrazio il mister per le parole che mi dedica, dal primo giorno che è arrivato mi ha sempre dato fiducia. Non smetterò mai di mettermi a sua disposizione per cercare di ripagarlo con gol e assist per i compagni”.

Una dichiarazione d’amore speciale. Con un obiettivo speciale: scudetto e, perché no, ancora tanta strada in UEFA Champions League. In fondo Insigne ci crede, senza troppi calcoli: “Sappiamo che non dipende solo da noi, ma possiamo battere il Feyenoord e sperare che il Manchester City FC batta lo Shakhtar”.

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