Notte indimenticabile, la Roma sorride
martedì 31 ottobre 2017
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"Sono serate che ti porterai dentro per tutta la vita", dice El Shaarawy dopo il 3-0 dei Giallorossi al Chelsea, mentre per De Rossi "una vittoria così resta nella mente". Di Francesco: "Deve essere un punto di partenza".
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Tre gol ai campioni d’Inghilterra, il primo posto nel girone di UEFA Champions League, la qualificazione agli ottavi che si avvicina sempre di più. La Roma, che per la nona partita sulle quindici giocate in stagione ha chiuso con la porta inviolata, ha più di un motivo per sorridere dopo la notte magica dell’Olimpico: il 3-0 al Chelsea è qualcosa che Stephan El Shaarawy "si porterà dentro tutta la vita", mentre Eusebio Di Francesco vuole che sia un punto di partenza. Antonio Conte, invece, ha molto da recriminare per il secondo tempo dei Blues.
Stephan El Shaarawy, attaccante Roma
Sono serate che ti porterai dentro per tutta la vita, una serata davvero speciale. E' stata la mia prima doppietta in UEFA Champions League, poi vincere 3-0 con il Chelsea non capita tutti i giorni. Ci teniamo stretta questa vittoria, ce la godiamo e siamo contenti di questo.
[Il primo posto] significa tanto, quando era stato sorteggiato il girone c'era un po’ di scetticismo però siamo andati a Londra con la consapevolezza che potevamo fare una grande partita e l’abbiamo fatta, anche con il Qarabag su un campo molto difficile. Però adesso non è ancora finita, dobbiamo cercare di mantenere la prima posizione. Poi adesso c'è un'altra partita importante prima della sosta, dobbiamo pensare anche a quella.
Speciale è il termine esatto per definire questo momento, anche perché c’è stato anche il mio compleanno e quindi è stata una settimana davvero molto intensa e piena di emozioni. Sono davvero felice.
Eusebio Di Francesco, allenatore Roma
Sapevamo di poter soffrire, per come stavano loro e il sistema di gioco che avevano adottato in questa gara. Ma anche che se fossimo ripartiti avremmo potuto far loro male: così è stato, siamo stati bravi a soffrire nel momento di necessità, le grandi squadre devono sapere anche saper soffrire. Questo è un percorso di crescita e noi stiamo dimostrando di crescere: per non deve finire qui, io dico che anche questa partita deve essere un punto di partenza.
Non c’è nessuna rivincita da prendere, credo molto nel lavoro e in quello che propongo. I ragazzi ci hanno messo un po' a capire realmente quello che chiedo loro però c’è sempre stata grande disponibilità. Adesso stiamo raccogliendo i frutti. Questo deve essere un percorso che sta continuando non solo con chi ha giocato stasera ma anche con chi costantemente si allena in un determinato modo: chi va in campo sa sempre quello che deve fare.
Florenzi mi ha chiesto il cambio, era “morto”: forse voleva prendere gli applausi a fine partita. Ma ci può stare perché è un giocatore che viene da un lunghissimo infortunio e può subire il giocare tante partite una dietro l’altra. Però devo dire che fin quando è stato in campo ho rivisto il Florenzi dei vecchi tempi.
[El Shaarawy] è un ragazzo che si allena in un certo modo, che dà continuità a quello che chiedo, rimane sempre in partita e non rimane isolato, ma viene dentro a giocare. Su due tagli ha fatto due gol, è quello che voglio dai miei esterni. Lo ha fatto a destra e a sinistra, sono contentissimo della sua crescita.
Daniele De Rossi, centrocampista Roma
Lo dicevo negli spogliatoi prima della partita. In UEFA Champions League non abbiamo vissuto belle serate, piuttosto abbiamo preso batoste. Vincemmo dieci anni fa con il Chelsea, una vittoria così resta nella mente. Ma non giochiamo queste partite per mettercele sul comodino: non è finita, abbiamo altre due partite difficile. Sembrava che con il Qarabag ci fossero punti facili e non è cosi.
[Di Di Francesco] piacciono i risultati e il modo di giocare, questo allenatore ha cambiato il modo di aggredire l’avversario e lo ha fatto in modo palese. Siamo sempre aggressivi, anche contro squadre che in passato avremmo aspettato e temuto. E questo è il passo avanti. Anche contro il Napoli è stato così, questo ci ha fatto capire che è questa la strada.
L’input del mister è chiaro ma è presto, non lo è per fare proclami. Il calcio è più difficile di come si chiacchiera nei bar, lo sappiamo e non dobbiamo perdere la trebisonda. Adesso abbiamo il campionato, la competizione alla nostra portata, non come questa dove siamo oltre le nostre possibilità. Ringrazio sempre di essere nato romanista, anche quando perdiamo 7-1, non solo dopo serate come questa.
Antonio Conte, allenatore Chelsea
Il primo tempo è stato molto positivo per noi e siamo stati sfortunati, potevamo segnare subito e invece abbiamo preso gol sulla loro ripartenza. Abbiamo creato molto e abbiamo subito il secondo gol evitabilissimo. Invece nella ripresa la Roma ha dimostrato di avere più voglia e più desiderio di combattere e ha meritato di vincere.
Il Qarabağ ha pareggiato con l’Atlético Madrid? A me del risultato delle altre interessa zero. Dobbiamo pensare a noi stessi e dobbiamo cercare di evitare secondi tempi come quello di oggi. Dobbiamo sempre avere il desiderio di stupire.
Se l’allenatore sono io, la squadra è sempre la mia, ci metto sempre la faccia. Il primo tempo è stato buono, siamo stati sfortunati ed è stato ingiusto chiuderlo 2-0 sotto. Il secondo invece è stato brutto sotto ogni punto di vista. Dobbiamo guadagnarci la pagnotta e alzare le zolle dal campo se vogliamo pensare di poter andare avanti in UEFA Champions League e lottare per qualcosa, altrimenti è tutta fatica sprecata.