Un buon inizio per la Roma
martedì 12 settembre 2017
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I Giallorossi vedono il bicchiere mezzo pieno dopo lo 0-0 all'Olimpico contro l'Atlético Madrid. "Per la fiducia è un punto importante", dice Nainggolan, mentre Di Francesco elogia la mentalità. L'mvp Alisson: "Un buon inizio".
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Un punto che probabilmente vale doppio. Perché arrivato contro una rivale di primo livello, viste le due finali raggiunte dall’Atlético Madrid nelle ultime quattro edizioni della UEFA Champions League. E perché se il tuo portiere a fine partita risulta il migliore in campo, significa La Roma vede il bicchiere mezzo pieno dopo lo 0-0 contro i Colchoneros nel suo esordio nel Gruppo C: dopo la sfida dell’Olimpico, Radja Nainggolan riconosce che si è trattato di “un punto importante per la fiducia”, mentre Eusebio Di Francesco elogia “la mentalità” dei Giallorossi. Alisson, il migliore in campo, parla di un "buon inizio".
Radja Nainggolan, centrocampista Roma
Per la fiducia è un punto importante, potevamo sfruttare meglio le chance nel primo tempo, Alisson ha fatto tante parate. Si tratta di un buon risultato contro una squadra importante.
Siamo a inizio stagione, ci sono meccanismi nuovi e un lavoro diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati: ci vuole tempo per essere al 100% per novanta minuti. Soltanto con il lavoro si può migliorare.
Alla Roma serve tempo, abbiamo cambiato tanto, serve tempo per avere i meccanismi perfetti. Non siamo dei robot, lavoreremo e speriamo di poter migliorare le cose.
Eusebio Di Francesco, allenatore Roma
Lo scorso anno la Roma è uscita dalla Champions League, oggi ha esordito contro una grande avversaria e abbiamo avuto un portiere che ha parato. Siamo stati anche fortunati, mentre contro l'Inter non lo eravamo stati. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, nella ripresa siamo calati e sono stato costretto a cambiare sistema, per trovare un po’ di equilibrio.
Per 60 minuti [abbiamo fatto intravedere miglioramenti], poi siamo andati in sofferenza. Ma abbiamo giocato con mentalità, rischiando anche qualcosa di troppo con palloni in orizzontale. E’ importante non sbagliare, poi Alisson è stato determinante. Le grandi squadre hanno anche grandi portieri: noi lo abbiamo, ce lo teniamo stretto.
Mi chiedo anche io perché la squadra non regga i 90 minuti, magari è stata la difficoltà per le tournée e gli altri impegni. Perotti e Jesus, che sono con me dal ritiro, sono quelli che hanno retto di più: spesso però le gambe pesanti sono giustificazioni, cercheremo di migliorare la condizione fisica che oggi è stata determinante.
Alisson, portiere Roma
E’ un buon inizio, era quello che volevamo. E’ stata una gara dura, sappiamo che l’Atlético Madrid mette sempre in campo questa voglia di giocare a calcio e di ‘fare male’ alle sue avversarie e anche noi abbiamo provato a fare altrettanto. Ci siamo riusciti, per fortuna non abbiamo subito gol: è un punto importante, ma dobbiamo anche lavorare per ottenere di più e ‘fare un po’ più male’ agli avversari.
Le parate sono frutto anche dell’aiuto dei miei compagni, loro non hanno mai tirato in solitudine e questo aiuta abbastanza i portieri. Abbiamo lavorato duro in questa settimana e in questo mese in ritiro per arrivare a questo appuntamento della Champions League e fare sempre meglio per la Roma.
In Azerbaigian sappiamo che sarà dura, in Champions League non esistono partite facili…Andiamo lì con la stessa voglia di giocare e di vincere, di fare il nostro calcio. Adesso però lavoriamo pensando al campionato. Non aver giocato per due settimane e mezzo [visto il rinvio della gara di Genova] cambia il ritmo della squadra ma aiuta ad avere gamba, ci sono aspetti positivi e negativi. Però abbiamo sempre voglia di giocare quando c’è una partita.
[La Roma è tornata a giocare dopo due anni in Champions League…] E’ difficile, per me era la prima volta. Ho giocato una partita contro il Porto negli spareggi, oggi è stato il mio vero esordio per come penso io. E’ sempre importante arrivare ad alto livello qui, dove tutti i calciatori sono di alto livello: è molto importante per me e per la squadra.
Edin Džeko, attaccante Roma
Penso che abbiamo visto cose belle anche contro l’Inter, ma una squadra come la Roma non può giocare così nel secondo tempo, così come gli ultimi venti minuti con l’Inter. Serve pazienza ma era importante prendere questo punto per il morale e per andare avanti.
E’ difficile da dire [se con Di Francesco mi trovo meglio], l’anno scorso ho fatto tanti gol, quest’anno sarà più difficile. Stasera ho toccato pochi palloni, speriamo vada meglio le prossime volte, così posso anche segnare...
L’assenza di [Francesco] Totti si avverte, ma si sente anche quella di [Mohamed] Salah e di Nainggolan, che lo scorso anno giocava più vicino a me. Ora sono tutti un po’ più distanti in campo con questo sistema, ma serve pazienza per crescere tutti insieme.