La UEFA Champions League torna all'attacco
giovedì 31 agosto 2017
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Tra meno di due settimane torna la UEFA Champions League, dopo il record di gol stabilito nel corso della passata edizione. Gli attacchi avranno la meglio delle difese anche quest'anno?
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L'attacco è tornato di moda nella massima competizione continentale per club. Nella stagione 2016/17, infatti, per la prima volta nei 25 anni della UEFA Champions League, la media gol ha toccato i tre gol a partita. I gol complessivi messi a segno sono stati 380, una media di 3,04 reti per partita e di un gol ogni 31 minuti di gioco.
Il totale dei gol ha rappresentato un aumento del 9.5% rispetto alla stagione precedente, ma la curva delle segnature ha registrato un'andatura inusuale. La fase a girone ha visto due gol in meno rispetto al 2015/16, ma la stagione è terminata con numeri da record perchè ci sono stati 102 gol nella fase a eliminazione diretta, rispetto ai 67 dell'anno precedente: un incremento del 52%.
Ci sono delle curiosità sui gol. Durante la fase a gironi, i 278 gol sono stati segnati equamente nei primi e nei secondi tempi, ma questo è cambiato radicalmente agli ottavi, dove nei secondi tempi sono stati segnati 20 gol in più che nei primi 45 minuti.
Il bilancio finale è di 178-202 in favore dei secondi tempi. Il quarto d'ora più prolifico è quello subito dopo l'intervallo, seguito da vicino dal periodo tra il 16esimo e il 30esimo minuto.
I 14 gol messi a segno nel recupero dopo il 90esimo hanno tuttavia cambiato le statistiche. Si può dire, infatti, che il 21% dei gol siano stati registrati dopo il 75esimo. Così facendo, il tutto si riequilibria. Il totale dei gol dopo l'intervallo è solo il 13% più elevato rispetto al primo tempo, rispetto a una differenza del 33% dell'anno precedente.
La squadra campione è anche quella che ha segnato di più, anche se la media gol di 2.77 reti a partita la vede seconda dietro a quella di 2.8 del Borussia Dortmund. Tre delle sette squadre che hanno superato la media dei due gol a partita (Arsenal, Manchester City e Paris) sono state eliminate agli ottavi, mentre l'Atlético Madrid ha raggiunto le semifinali con una media di 1.25 gol a partita, tra cui solo sette nelle sei gare del girone.
Un altro dato interessante è la percentuale dei gol segnati dalle squadre di casa: un dato in ascesa perenne. Senza considerare i cinque gol segnati in territorio neutro a Cardiff, la stagione si è chiusa con un bilancio di 61%-39% a favore delle squadre di casa, 228-147 per essere precisi. E' un aumento solo dell'1% rispetto al 2015/16, ma è abbastanza per continuare l'ascesa dal 58.5% dell'anno prima e dal 56% del 2013/14. Il numero dei pareggi a reti inviolate è lo stesso dell'anno scorso, 10 partite, con Juventus, København, Leverkusen e Sevilla coinvolte in due ciascuna.
Le reti sono state segnate da 195 giocatori, dato che dimostra come ci sia sempre meno dipendenza dai singoli giocatori. Di questi, 74 hanno segnato più di una volta. I due gol in finale hanno permesso a Cristiano Ronaldo di superare Lionel Messi in cima alla classifica dei marcatori, anche se la sua media di un gol ogni 100 minuti è inferiore a quella dell'attaccante del Barcelona, a uno ogni 74, Edinson Cavani (uno ogni 90), Kylian Mbappé (89) o ancora Marco Reus (73), Arda Turan (43) e Theo Walcott (68).