Come cambia la Juve con il mercato estivo?
lunedì 24 luglio 2017
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Federico Bernardeschi è il quinto acquisto estivo della Juventus in questa sessione di mercato e noi proviamo a fare una prima analisi di come cambieranno i Bianconeri rispetto alla scorsa stagione.
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Federico Bernardeschi ha firmato per la Juventus fino al 30 giugno 2022. Il 23enne talento proveniente dall'ACF Fiorentina è il quinto acquisto estivo dei campioni d'Italia dopo gli arrivi a Torino di Rodrigo Bentancur, Douglas Costa, Wojciech Szczęsny e Mattia De Sciglio.
Considerando anche le due cessioni eccellenti in difesa di Daniel Alves e Leonardo Bonucci, proviamo ad analizzare come cambieranno i Bianconeri rispetto alla scorsa stagione dopo la prima fase di questa sessione di calciomercato.
Il 4-2-3-1 come modulo definitivo
La strategia dietro alla campagna trasferimenti impostata dalla Vecchia Signora sembra essere quella della conferma e del consolidamento del modulo 4-2-3-1, scelto dal tecnico Massimiliano Allegri a gennaio dopo la sconfitta in Serie A contro l'ACF Fiorentina nella stagione 2016/17. Il nuovo sistema di gioco ha consentito all'allenatore toscano di sfruttare tutto il potenziale offensivo a disposizione lo scorso anno e di conquistare il terzo 'double' nazionale consecutivo e la finale di UEFA Champions League poi persa 4-1 contro il Real Madrid, ma ha mostrato una carenza in rosa di calciatori funzionali a questo modulo.
Con Bonucci dice addio la difesa a 3
La partenza di Leonardo Bonucci, direzione Milan, segna la fine della BBC bianconera con Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini, e mette in soffitta anche la difesa a tre, che proprio per la presenza di Bonucci veniva a volte preferita alla difesa a quattro. Il neo-difensore milanista aveva caratteristiche uniche in fase di impostazione di gioco nella retroguardia bianconera e non può essere rimpiazzato da nessuno degli attuali centrali difensivi, per cui la scelta della società e di Allegri sembra quella di rinunciare a un regista difensivo per trovare in altre zone del campo la fonte di gioco. Inoltre, la decisione di rimpiazzare Dani Alves con De Sciglio, maggiormente propenso alla fase difensiva e tatticamente più disciplinato rispetto al terzino brasiliano, rappresenta un'ulteriore conferma della volontà dell'allenatore di puntare su una difesa a quattro.
Fantasia e ricambi in attacco
Con i soli Juan Cuadrado, Paulo Dybala, Mario Mandžukić e Gonzalo Higuaín, oltre al convalescente Marko Pjaka, reduce dal grave infortunio ai legamenti del ginocchio subito in primavera, a disposizione per ricoprire i quattro ruoli d'attacco, la Juventus si doveva muovere per aggiungere quantità ma soprattutto qualità al reparto, per competere su tutti i fronti e per compiere il definitivo salto di qualità in Europa. Entrambi mancini, Douglas Costa e Federico Bernardeschi sembrano incarnare perfettamente i prototipi di calciatori di cui necessitava la Vecchia Signora: l'esterno brasiliano aggiunge qualità e imprevedibilità sulle fasce, dove può giocare sia a destra che a sinistra, mentre il talento proveniente dalla Fiorentina è in grado di ricoprire tutti e tre i ruoli dietro alla punta, e in caso di necessità potrebbe rappresentare un'alternativa a Higuaín da centravanti.
L'erede designato tra i pali
Se il ruolo di portiere non rappresenta di certo un problema per la stagione che sta per iniziare, è anche vero che con tutta probabilità Gianluigi Buffon appenderà i guantoni al chiodo alla fine del 2017/18, come da lui stesso più volte dichiarato. La scelta di acquistare come suo vice Szczęsny, titolare e protagonista di due ottime stagioni con la maglia dell'AS Roma negli scorsi due anni, rappresenta un investimento per il futuro, con il portiere polacco che si alternerà occasionalmente al numero 1 della nazionale azzurra in attesa di raccoglierne l'eredità tra 12 mesi.