Ronaldinho: 'Messi ha ancora molto da dare'

Per l'eterno sorriso o il suo formidabile "elastico", Ronaldinho è uno dei personaggi più riconoscibili del calcio degli ultimi anni. L'ex attaccante di Paris Saint-Germain, Barcellona e Milan è stato salutato da oltre 40.000 spettatori nella tappa conclusiva dello UEFA Champions League Trophy Tour 2017, presentato da Heineken e svoltosi in diverse città del Vietnam. UEFA.com ha approfittato delle pause per un'intervista esclusiva con il brasiliano.

Ronaldinho e i suoi idoli
Il calcio ha sempre fatto parte della mia vita, fin da piccolo. Arrivavo da una famiglia di calciatori, quindi tutta la mia vita ruotava intorno allo sport. Alla fine ho avuto il piacere di giocare con tanti miei idoli.

C'erano Maradona e Zidane, ma anche Ronaldo, Romário, Rivaldo, Roberto Carlos e Cafu. Mi considero fortunato perché ho avuto il privilegio di conoscere i miei idoli e anche di giocarci insieme.

Ronaldinho e il Barcellona
È stato un altro sogno che è diventato realtà. Tutti i giocatori della mia epoca sognavano di giocare nel Barcellona, e io ancora di più perché ci giocavano i miei eroi. Più che una gioia è stato l'avverarsi di un sogno.

Ronaldinho e la vittoria della Champions League
È un torneo che qualunque giocatore vuole disputare. Io ho avuto la fortuna di giocarci più volte e di alzare una coppa. È sempre un grande piacere parlare della Champions League.

• Il Barcellona e il trionfo del 2006

Vincere nel 2006 è stato molto importante perché erano già passati 14 anni dalla prima vittoria. Io e tutti i miei compagni siamo entrati nella storia perché abbiamo dato inizio a una nuova era di successi.

Ronaldinho e Lionel Messi
È stata una storia meravigliosa e sono fiero di aver assistito al suo esordio. Lionel è quasi a 500 gol [ufficiali] con il Barça e ha segnato per la prima volta su un mio assist. Posso dire di aver contributo fin dall'inizio!

È un mio grande amico, anzi un fratello. È bello vedere tutto quello che ha fatto, ma può ancora dare molto.

Ronaldinho e il suo eterno sorriso
Ho sempre capito chiaramente quello che volevo. Dio mi ha dato questo dono e ho cercato di godermelo al massimo. Quando le cose non andavano bene non avevo il diritto di lamentarmi o arrabbiarmi, quindi cercavo di divertirmi il più possibile.

Ronaldinho e la standing ovation al Bernabéu
È un ricordo incredibile! Ovunque vada, tutti ricordano quella partita e quel momento speciale. Pochissimi giocatori hanno avuto quel piacere; a me è capitato ed è stata un'altra pagina di storia.