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Il cielo è sempre più Glik

Kamil Glik vive una prima stagione straordinaria al Monaco, che lotta per il titolo in Francia e per un posto in semifinale di UEFA Champions League. Il difensore parla a UEFA.com della sua svolta in carriera.

Kamil Glik dopo un gol con il Monaco
Kamil Glik dopo un gol con il Monaco ©Getty Images

Arrivato dal Torino la scorsa estate, Kamil Glik vive una prima stagione straordinaria al Monaco, che lotta per il titolo in Francia e per un posto in semifinale di UEFA Champions League. Il difensore parla a UEFA.com della sua svolta in carriera.

Le origini

Sono di una piccola città di minatori, Jastrzebie Zdroj, e abitavo in un quartiere abbastanza povero. Passavamo quasi tutto il tempo a giocare a calcio e sognavamo di diventare professionisti. Volevo arrivare in Ekstraklasa, era il mio sogno, ma la mia squadra del cuore era il Bayern Monaco e mi piaceva molto Lúcio.

Da piccolo soffrivo di un disturbo grave al cuore. Il dottore diceva a mia nonna che avevo poche possibilità di sopravvivere, e che solo un bambino su 20 con una sepsi così grave guarisce. Se mi ha temprato? Certo che sì. Le avversità ti fanno diventare forte, soprattutto mentalmente. Per due anni ho giocato in porta, ma è andata così solo perché un portiere si era rotto il braccio e io ero uno dei più alti. All'inizio mi piaceva, ma pian piano il mister ha iniziato a cambiarmi di ruolo.

Il passaggio dal Torino al Monaco nel 2016

Ho passato cinque anni meravigliosi a Torino, ma a un certo punto è arrivato il momento di prendere una decisione difficile insieme al mio manager, al direttore sportivo e al presidente. È successo tutto in fretta: prima della partita contro l'Irlanda del Nord [a UEFA EURO 2016] ho incontrato i rappresentanti del Monaco, che mi hanno parlato del loro progetto, e siamo andati avanti.

Fin dal primo giorno, ho avuto la sensazione di giocare qui da un paio d'anni e non ho avuto problemi ad ambientarmi; i miei compagni, oltre a essere giocatori fantastici, sono anche persone meravigliose. Anche il mister Leonardo Jardim mi ha accolto a braccia aperte.

La grande stagione del Monaco

La cosa più importante è vincere il campionato e abbiamo una grossa possibilità. Manca solo lo sprint finale, due mesi all'ultima giornata, ed è importante non sprecare questa occasione. Ce lo diciamo sempre.

Ho sempre sognato di giocare in Champions League e alla mia prima stagione siamo ai quarti. È sicuramente una bellissima avventura.

Giocare un calcio così offensivo richiede molto impegno, ma la Champions League richiede ancora più concentrazione perché affronti i top player. Quando sei ai massimi livelli, tutta la squadra deve giocare bene dal punto di vista difensivo.