Juve da paura, il Barça fa scena muta
martedì 11 aprile 2017
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Prestazione perfetta della squadra di Massimiliano Allegri, che domina il Barcellona per l'intera gara: Paulo Dybala va in gol due volte nel primo tempo, Chiellini cala il tris in avvio di ripresa e la difesa annulla la MSN.
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Alla Juventus riesce l'impresa perfetta: mandare in barca il Barça. Nell'andata dei quarti di finale di UEFA Champions League, la squadra di Massimiliano Allegri rifila un perentorio 3-0 a quella di Luis Enrique in virtù di una prova da manuale: qualità, intensità e cuore le chiavi del trionfo bianconero.
Ad orientare la sfida ci pensa Paulo Dybala nel primo tempo, con una doppietta d'autore; di Giorgio Chiellini il sigillo finale nella ripresa. Il Barcellona prova il forcing solo a risultato ormai compromesso, ma la difesa bianconera non vacilla mai e si conferma la migliore del torneo con due sole reti al passivo in nove gare.
L'avvio della Juve è turbo: aggressività alle stelle e pressing altissimo. Il
Barcellona, se attaccato, va in crisi e i Bianconeri lo sanno bene. Così è subito
Gonzalo Higuaín a cercare il guizzo vincente con un colpo di testa su punizione da destra di Paulo Dybala: palla centrale, Marc-André ter Stegen neutralizza in due tempi.
Sono le prove generali, perché il gol arriva poco dopo, al 7'. Juan Cuadrado punta Jeremy Mathieu sulla destra e serve in area Dybala; la Joya si gira in un fazzoletto e da posizione defilata pennella un sinistro a giro delizioso che si insacca sul secondo palo.
Colpito a freddo, il Barcellona fatica a imbastire una reazione. La MSN, là davanti, non trova spazi utili, stritolata tra le maglie strettissime della difesa bianconera, ben supportata da Miralem Pjanić e Sami Khedira in fase di ripiegamento. A Messi, però, basta un niente per accendersi e al 20' il talento argentino mette Andrés Iniesta a tu per tu con Gianluigi Buffon con un filtrante pazzesco: il capitano Blaugrana prova a piazzarla sul secondo palo, ma Supergigi si salva in corner con un grande intervento a mano aperta.
Una parata che vale doppio quella del numero uno bianconero, perché sul ribaltamento di fronte la vecchia Signora trova il raddoppio. Una sponda aerea di Higuain permette a Pjanić di aprire per Mario Mandžukić, che pesca Dybala al limite dell'area: il sinistro dell'argentino sul primo palo è perfetto e Ter stegen si ritrova a raccogliere la sfera in fondo al sacco per la seconda volta.
Avanti 2-0 dopo 22', la Juve può permettersi di far sfogare i catalani, che iniziano a tessere la loro tela sulla tre quarti, alla ricerca del varco giusto. Varco che però non si apre mai, perché Leonardo Bonucci e Chiellini fanno buona guardia, tra un ringhio e l'altro, impedendo al trio delle meraviglie blaugrana di far male.
Neymar, largo a sinistra, è spesso fuori dalla manovra e Messi, funambolico come sempre nel dribbling, è invece costretto a venirsi a cercare il pallone a centrocampo: troppo lontano dall'area bianconera per pensare di poter far male a Buffon, uno dei pochi portieri mai battuti in carriera dalla Pulce.
Così, in chiusura di tempo, è ancora la Juve ad andare vicina al gol. Alex Sandro, una saetta a sinistra, serve all'indietro Higuaín, che controlla di petto e batte col mancino, costringendo Ter Stegen alla respinta. Dybala, in lieve ritardo, non riesce a ribadire il pallone in rete: cala così il sipario sulla prima frazione.
La ripresa si apre col botto: Messi manda a lato da ottima posizione dopo una percussione di Neymar, mentre sul fronte opposto Khedira calcia dal limite spedendo il pallone non lontano dal sette; tocca poi a Buffon, in uscita tempestiva, anticipare il guizzo rapace di Luis Suárez nel cuore dell'area.
Il Barcellona, che rinuncia a Mathieu per André Silva, vuole riportare la partita su binari meno difficoltosi alzando le frequenze di gioco, concedendo però invitanti praterie alle ripartenze bianconere. Higuaín prova per due volte a sfruttarle, ma prima, su assist di Cuadrado, calcia sul fondo dal limite dell'area, poi, di potenza pura, trova i guantoni di Ter Stegen.
Il tris bianconero è comunque nell'aria e arriva al 55: corner di Pjanić, Chiellini elude la marcatura di Javier Mascherano e di testa deposita in rete con l'aiuto del palo. Lo Stadium ruggisce tutta la sua gioia, mentre il Barcellona prova ancora una volta a raddrizzare una partita sempre più storta. Le energie però scemano poco a poco e in fase di finalizzazione i catalani difettano in precisione.
Forte del triplo vantaggio, la squadra di Allegri alza il muro davanti a Buffon e rintuzza ogni tentativo di affondo blaugrana. Entrambi stremati, Cuadrado e Dybala (standing-ovation per lui) lasciano il posto a Mario Lemina e Tomás Rincón, poi Andrea Barzagli va a puntellare ulteriormente la difesa bianconera rilevando Pjanić. E per il Barça si spegne definitivamente la luce.
Si arriva così al triplice fischio, che chiude una serata memorabile per i colori bianconeri. Al Camp Nou sarà comunque durissima: dopo l'incredibile rimonta operata dai catalani contro il Paris nulla va dato per scontato. Ma segnare quattro gol alla Juve - questa Juve - non sarà una passeggiata nemmeno per una squadra che si chiama Barcellona.