Buffon applaude Casillas e bacchetta Bonucci

Torna la UEFA Champions League e Gianluigi Buffon torna a inseguire uno dei pochi obiettivi che non ha centrato nella sua scintillante carriera. La sfida di andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro il Porto arriva dopo qualche turbolenza in casa bianconera, ma Buffon, dall'alto della sua esperienza, sa che il campo è l'unica cosa che conta.

"Il nostro momento è sicuramente molto buono visti i risultati e viste le prestazioni che stiamo fornendo - ha spiegato l'estremo difensore della Juve -. Siamo consapevoli dell'importanza della gara e del valore dell'avversario, perchè il Porto è una squadra che in questi anni a livello europeo ha sempre centrato i suoi obiettivi, arrivando ai quarti o agli ottavi. Gode del nostro massimo rispetto e sappiamo che dovremo sudarci la qualificazione, perché non ci verrà regalato nulla".

Il doppio confronto con i Dragoni sarà caratterizzato da una sfida nella sfida, quella tra Buffon e Iker Casillas. Amici e rivali, i due portieri simbolo del nuovo millennio si daranno ancora una volta battaglia e Gigi ha ribadito la grande stima che nutre nei confronti dell'estremo difensore spagnolo: "Sono felicissimo di rincontrare Casillas, è un amico e un avversario che ho stimato e continuo a stimare tantissimo. Ha avuto la forza di rimettersi in discussione e di fare una scelta, se vogliamo, scomoda [lasciare il Real Madrid per trasferirsi in Portogallo, ndr]. L'ho visto giocare ultimamente e mi sembra in grande forma, quindi gli auguro di fare due grandi partite".

Buffon è poi tornato sul caso legato a Leonardo Bonucci, che a Oporto andrà in tribuna per scelta tecnica dopo un diverbio avuto con il tecnico Massimiliano Allegri negli scorsi giorni. Il numero uno bianconero ha voluto ricordare al difensore le sue responsabilità in qualità di veterano dello spogliatoio, per poi riservargli una carezza.

"Alla Juve sappiamo tutti come ci si comporta e conosciamo benissimo le dinamiche del calcio. Per quanto riguarda Leo, l'unica cosa che posso dire è che quando un giocatore è importante, trainante e di grande personalità, deve essere il primo a sacrificarsi per il bene della squadra e per la salvaguardia di determinati equilibri e valori. Leo è un ragazzo molto intelligente, che tiene tanto al gruppo e alla Juventus, perciò non avrà nessun tipo difficoltà ad accettare qualsiasi tipo di decisione, perchè sa nel suo profondo che lo farà per il bene della Juve e lo farà per dare un segnale "educativo" per tanti altri che giocano insieme a noi".