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Per Insigne non è ancora finita

Autore del gol del momentaneo vantaggio del Napoli, Lorenzo Insigne vede il bicchiere mezzo pieno nonostante la sconfitta 3-1 di Madrid: "Non c'è tutto questo divario tra noi e il Real, al San Paolo l'impresa è possibile".

Highlights: Madrid win including Casemiro's thunderbolt

Cuore napoletano, unico italiano in campo al Bernabeu, Lorenzo Insigne ha illuso il Napoli nel tempio del calcio, a casa di Cristiano Ronaldo. Con un gol dei suoi, un'invenzione, una magia da trenta metri che lo catapulta di diritto tra i grandi: prima di lui, infatti, solo cinque calciatori italiani avevano timbrato il cartellino nello stadio degli stadi: Totti, De Rossi, Cassano, Del Piero e Pirlo.

“Sono orgoglioso di me e dei miei compagni”, taglia corto Insigne dopo il triplice fischio finale, provando a mascherare la delusione per quello che poteva essere e non è stato. E lancia la sfida al Real Madrid FC: “Non c’è tutto questo divario tra noi e loro, loro sono diciotto fenomeni ma noi siamo stati alla loro altezza, non abbiamo mai avuto paura e abbiamo giocato come sappiamo fare”.

Niente paura, al Bernabeu come al San Paolo tra venti giorni: “Abbiamo lottato dal primo all’ultimo minuto, abbiamo fatto una grande gara. Non guardiamo il punteggio, pensiamo al modo con cui abbiamo affrontato il Real”.

Orgoglio napoletano, l'orgoglio dello scugnizzo diventato grande, con la fascia di capitano al braccio negli ultimi minuti del Bernabeu, dopo l'uscita di Marek Hamsik. “Siamo venuti a Madrid con umiltà, siamo venuti qui sapendo che davanti a noi c’erano i campioni del mondo. Ma siamo venuti per giocare senza paura, e credo che alla fine la gente di Napoli sia fiera della nostra prova”.

Non è finita finché non è finita, insomma. “Il 3-1 non ci elimina, siamo ancora in corsa per i quarti di finale: al San Paolo dovremo lottare fino all’ultimo secondo e credo che l’impresa sia possibile”, chiosa Insigne con tono alto, per dare coraggio a se stesso e a tutti quelli che ascoltano.