Cavani, il valore aggiunto del Paris

Nel ruolo di centravanti puro, Edinson Cavani vive la sua stagione più prolifica da quando è arrivato al Paris Saint-Germain a luglio 2013.

Nel 4-3-3 della squadra francese, la partenza di un certo Zlatan Ibrahimović ha creato un vuoto prontamente colmato dall'attaccante uruguaiano, che finora ha realizzato 29 gol fra tutte le competizioni.

Il 14 febbraio, all'andata degli ottavi di UEFA Champions League contro il Barcellona, Cavani giocherà "dove avrei sempre voluto giocare" e ritroverà Luis Suárez, compagno in nazionale.   

UEFA.com: che cos'è cambiato per te in questa stagione? Ti trovi meglio a giocare da centravanti?

Cavani: sì, è l'unica differenza. Ora gioco al centro, ovvero dove avrei sempre voluto giocare quando sono arrivato a Parigi. Come ho sempre detto, però, penso di aver fatto bene ovunque mi abbiano chiesto di giocare. Per il resto non è cambiato niente: il mio impegno, i miei compagni e la squadra rimangono uguali. Lo stesso vale per la mia fame di gol e per la voglia di vincere il più possibile. 

UEFA.com: la squadra è cambiata tatticamente con Unai Emery?

Unai Emery©AFP/Getty Images

Cavani: non credo. È un mix tra quello che abbiamo fatto la scorsa stagione e in quelle precedenti: cerchiamo di dominare nel possesso palla e di avanzare con tanti giocatori quando attacchiamo. È una miscela tra due sistemi: un gioco basato sulla circolazione di palla e il pressing aggressivo.

UEFA.com: come la vedi agli ottavi contro il Barcellona?

Cavani: ci saranno due squadre che negli ultimi anni si sono date battaglia e hanno giocato partite spettacolari. Entrambe hanno giocatori capaci di fare la differenza e di farti vincere, quindi staremo a vedere.

Saranno due gare bellissime. Prima di tutto perché abbiamo fiducia nella squadra, ma anche perché sappiamo chi abbiamo di fronte.

UEFA.com: giocherai contro Luis Suárez, che è della tua stessa città...

Compagni in nazionale, rivali in Europa: Cavani e Suárez©Getty Images

Cavani: le cose sono andate bene per me e Luis negli ultimi anni. Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese e soprattutto la nostra città [Salto].

È motivo di grande orgoglio affrontarsi in occasioni come queste, a un turno importante della Champions League come gli ottavi. Abbiamo già giocato contro ed è una delle cose belle del calcio. Alla fine, questi momenti rimangono con te.

Ci sono tante cose che vengono dimenticate nel calcio, ma quando giochi contro un compagno della nazionale, per di più della stessa città e del tuo stesso anno, devi goderti l'attimo, perché passa in un lampo.