L'INTERVISTA: Bonucci crede nella nuova Juve
giovedì 9 febbraio 2017
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Il difensore bianconero è convinto che la Juve abbia le carte in regola per arrivare fino in fondo in UEFA Champions League. Anche grazie all'arrivo di un "fenomeno" come Gonzalo Higuaín e al nuovo modulo.
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A meno di due settimane dalla sfida di andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro il Porto, UEFA.com ha intervistato in esclusiva il difensore della Juventus Leonardo Bonucci.
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Gonzalo Higuaín, l'evoluzione bianconera e le ambizioni stagionali del club bianconero in Italia e in Europa tra gli argomenti trattati da Bonucci. Ma con il difensore abbiamo parlato anche degli inizi della sua carriera, della finale del 2015 e di nazionale. E chi è secondo lui il numero uno tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo? Lo scoprirete nei prossimi giorni...
E' più difficile difendere per la Juventus con il nuovo modulo che prevede tanti giocatori offensivi in campo?
Leonardo Bonucci: Tutti parlano di quattro o cinque giocatori offensivi, ma difendevamo con meno uomini con il 3-5-2, perché molte volte con la difesa a tre ti ritrovi a giocare uomo contro uomo, o addirittura in inferiorità numerica. Contro squadre che utilizzano il 4-3-3 o il 4-2-3-1 gli esterni devono scalare in maniera perfetta, altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi in tre a difendere contro quattro avversari.
Tutti hanno sempre parlato [del 3-5-2] come del modulo che permetteva alla Juventus di non prendere gol, mentre questo modulo è un po' più spregiudicato. Ma io penso che il segreto sia un altro: tutti si devono mettere in testa che si vince da squadra, si fa gol da squadra e non si prende gol da squadra. Abbiamo visto Mandžukić, Higuaín e Dybala rincorrere i giocatori fino a dentro la nostra area. Con questo atteggiamento puoi schierare anche 11 attaccanti.
Se tutti si mettono a disposizione nelle due fasi, il modulo conta relativamente. Conta per quanto riguarda le linee di gioco, magari ti permette di uscire meglio con il pallone quando c'è la pressione avversaria, però sono l'intensità mentale e la voglia di ognuno di noi di dare tutto per portare a casa la vittoria a fare la differenza.
Com'è cambiato il modo di giocare della Juventus con l'arrivo di Gonzalo Higuaín?
Leonardo Bonucci: "Pipa" è un fenomeno, un animale da area di rigore. Gli metti la palla in area e lui in un modo o in un altro fa gol. Noi abbiamo soltanto l'obbligo di sostenerlo, di aiutarlo e di farlo entrare il più possibile nella manovra di gioco, per poi sfruttarlo nei 15-20 metri finali. Ha dimostrato quest'anno e l'anno scorso che gli basta un pallone per fare gol. Quindi sarà compito nostro, da ora in avanti, metterlo nelle condizioni di avere più palloni possibili da scaraventare in porta.
Le ambizioni della Juventus per la stagione 2016/17
Leonardo Bonucci: E' inutile nascondersi. Non voglio creare illusioni, ma siamo in corsa per tutti e tre gli obiettivi. La Juventus è tra le cinque migliori squadre al mondo, perciò abbiamo l'obbligo di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni. Toccherà a noi capire come riuscirci, perché non sarà facile, e tutti dovranno dare il 100%, i giocatori, la società e i tifosi.
Nel calcio non c'è nulla di scontato. Dovremo sempre scendere in campo per portare a casa la vittoria, con la consapevolezza di essere forti, ma con l'umiltà di chi sa che per vincere bisogna soffrire e migliorarsi continuamente. Perciò, dobbiamo continuare a migliorare come stiamo facendo.
L'arrivo di fuoriclasse come Higuaín e Pjanić, la crescita di Dybala e l'innesto di Dani Alves ci hanno permesso di crescere ulteriormente rispetto alla scorsa stagione. Sono giocatori che ci danno esperienza e peso a livello internazionale. Siamo su un'ottima strada per quanto riguarda il modulo e la predisposizione al sacrificio non manca a nessuno. Questo deve essere il nostro segreto da qui al 3 giugno. [Data della finale di UEFA Champions League.