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Mertens fa faville, il Napoli sale al terzo posto

La squadra di Sarri batte 5-3 il Torino e ottiene la terza vittoria consecutiva, riducendo a un punto il distacco dalla Roma battuta sabato dalla Juventus nel big-match: al San Paolo il mattatore è il belga, autore di un fantastico poker.

Dries Mertens (Napoli): il suo poker ha trascinato la squadra di Sarri al successo contro il Torino
Dries Mertens (Napoli): il suo poker ha trascinato la squadra di Sarri al successo contro il Torino ©AFP/Getty Images

Napoli-Torino 5-3 (Mertens 13’, 18’ su rig., 22’, 80’, Chiricheş 70’; Belotti 58’, Rossettini 76’, Iago Falqué 84' su rig.)
Il Napoli ottiene la terza vittoria consecutiva, la quarta nelle ultime cinque partite, e si porta per il momento al terzo posto solitario della classifica, a un solo punto dalla Roma. Al San Paolo, la squadra di Maurizio Sarri stende 5-3 il Torino trascinata da un incontenibile Dries Mertens, autore di un fantastico poker.

I Partenopei sbloccano il risultato dopo tredici minuti. Sugli sviluppi di un corner, José Callejón va sul fondo e crossa, con Mertens che “brucia” tutti e supera Joe Hart: 1-0. Al 18’ arriva il raddoppio, ancora dell’attaccante belga, che trasforma un calcio di rigore concesso dopo essere stato travolto da Antonio Barreca in area.

I Granata di Siniša Mihajlović ci provano invano con Adem Ljajić, ma al 22’ arriva il tris del Napoli. Hart si salva su Callejón, Mertens calcia ma trova l’opposizione di Luca Rossettini, ma sul tap-in il 3-0 è inevitabile. L’ex PSV Eindhoven si divora il poker, poi si fa notare due volte Lorenzo Insigne che però non trova il bersaglio grosso.

Nella ripresa il Torino torna a sperare con Andrea Belotti, che batte Pepe Reina sul cross di Marco Benassi e realizza il dodicesimo gol in campionato. La parte finale è scoppiettante. Il difensore romeno Vlad Chiricheș riporta i Partenopei a distanza di sicurezza, ma poi un errore di Reina consente a Rossettini di riportare i Granata in partita.

Lo show di Mertens però non è ancora finito e il belga supera Hart con un meraviglioso pallonetto che fa impazzire il San Paolo: è il suo gol numero 10 in campionato. C’è tempo per il rigore trasformato da Iago Falqué, ma la sostanza non cambia: la squadra di Sarri vince d’autorità, il Toro rimedia la terza sconfitta di fila in Serie A.


SABATO
Juventus
-Roma 1-0 (Higuaín 14’)
Nel penultimo turno di campionato prima delle feste, la Juventus supera la Roma nel big-match e aumenta il suo vantaggio in vetta alla classifica. Allo Juventus Stadium, nell’anticipo della 17esima giornata, i campioni d’Italia vincono 1-0 e si portano a +7 sui Giallorossi: decide la partitissima un gol nel primo tempo del “solito” Gonzalo Higuaín. Una prodezza che consegna aritmeticamente il titolo di Campione d'Inverno alla squadra guidata da Massimiliano Allegri, al nono successo casalingo su nove partite.

La prima palla gol la costruiscono i Bianconeri al 11’. Mario Mandžukić crossa dalla destra, Higuaín calcia di prima intenzione verso la porta ma Wojciech Szczęsny la tiene. Tre minuti dopo arriva il vantaggio dei padroni di casa: Higuaín sradica il pallone a Daniele De Rossi, salta due avversari e con un super sinistro sul primo palo non dà scampo al numero 1 Giallorosso. Per il Pipita è il gol numero 10 in campionato.

A inizio ripresa Luciano Spalletti richiama Gerson, a sorpresa schierato titolare, e getta nella mischia Mohamed Salah; dalla parte opposta, dopo pochi minuti, Allegri perde per infortunio Miralem Pjanić - il grande ex - e mette dentro Juan Cuadrado. A venti minuti dalla fine è Szczęsny a salvare la Roma, con un grande intervento su Stefano Sturaro, servito alla perfezione da Mandžukić.

I Giallorossi le tentano tutte, togliendo capitan De Rossi per affidarsi a Stephan El Shaarawy. Si creano alcune mischie sotto porta della Juventus, poi al 77’ Alex Sandro perde malamente il pallone e favorisce il tiro di Diego Perotti, che Gianluigi Buffon controlla. La Roma insiste e sugli sviluppi di una palla inattiva va vicina al pareggio con Kostas Manolas.

Anche il difensore greco, vittima di problemi fisici, è costretto a lasciare il campo, rimpiazzato da Bruno Peres, mentre Allegri toglie Higuaín e inserisce il suo connazionale Paulo Dybala. Szczęsny nega ancora la gioia del gol a Sturaro, l’arbitro concede quattro minuti di recupero ma la Juventus chiude ogni spazio. I campioni d’Italia si confermano infallibili in casa - 25 vittorie consecutive in campionato - e aumentano il vantaggio sulla più diretta inseguitrice.

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