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La Dynamo ferma il Napoli al San Paolo

Napoli - Dynamo 0-0
La squadra di Maurizio Sarri è poco ispirata e non va oltre lo 0-0; il destino dei partenopei si deciderà all'ultima giornata a Lisbona.

Highlights: Napoli 0-0 Dynamo Kyiv

La brutta notizia, per gli azzurri, è arrivata prima del fischio d'inizio, direttamente da Istanbul. Perché il pareggio al fotofinish del Beşiktaş JK ha cancellato in partenza qualunque ipotesi di qualificazione agli ottavi di finale di UEFA Champions League con un turno d'anticipo. Soprattutto, la clamorosa rimonta turca ha svuotato di ogni energia il SSC Napoli, incapace di battere la FC Dynamo Kyiv nel suo stadio. Ai fini della classifica cambia poco o niente: per passare il turno al Napoli basta non perdere in Portogallo.

Senza Arkadiusz Milik, decisivo in Ucraina con una doppietta, Maurizio Sarri sceglie ancora una volta il tridente leggero, con Dries Mertens falso centravanti e José Callejón e Lorenzo Insigne larghi sulle fasce. In mezzo al campo ci sono i giovani Amadou Diawara e Piotr Zieliński; al centro della difesa torna Raúl Albiol, regista aggiunto con la sua capacità di innescare gli esterni con lanci lunghi.

Le scelte di Sarri pagano soprattutto nella prima metà del primo tempo, quando il Napoli gioca palla a terra e sfonda per un paio di volte centralmente. In entrambe le occasioni, però, Mertens non riesce a superare il portiere ucraino, bravo soprattutto al 17’ in uscita bassa fuori area. Prima e dopo, ci prova due volte Insigne, rimpallato da Domagoj Vida al 15’ e sfortunato al 23’, quando scivola sul più bello tutto solo davanti ad Artur Rudko.

Esaurita la spinta iniziale, il Napoli rallenta e si limita a impensierire la difesa della Dynamo solo con un paio di tiri da fuori area e con qualche cross dalla sinistra: al 25’ Marek Hamšík si libera bene dai venti metri ma calcia troppo centrale, al 37’ Mertens viene anticipato da Yevhen Khacheridi su assist di Faouzi Ghoulam.

Al riposo sullo 0-0, gli azzurri provano ad alzare i ritmi nella ripresa. Al 50’ Hamšík sfiora il palo più lontano con un colpo di testa su azione da calcio d'angolo, al 52’ Yevhen Makarenko sfiora l'autogol anticipando Callejón su cross del solito Hamšík. È il capitano l'uomo più pericoloso degli azzurri, è sul suo destro dal limite che Rudko deve superarsi al 66’ per tenere inviolata la porta.

Con il risultato inchiodato sulla parità, Sarri gioca allora la carta Manolo Gabbiadini. L'attaccante bergamasco rileva Insigne al 66’ ed è subito pericoloso, al 74’ col classico tiro mancino fuori di poco e al 75’ con un sinistro potente che chiama Rudko alla respinta di piede. È l'ultimo fuoco azzurro. Anzi, il finale paradossalmente è di marca Dynamo, due volte vicina al gol in contropiede. Ma la sconfitta, per il Napoli, sarebbe stata una punizione troppo grande.