Juve a due facce, il Lione sfiora l'impresa
mercoledì 2 novembre 2016
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Juventus - Lione 1-1
Higuaín porta avanti i Bianconeri, poi si divora il raddoppio e nella ripresa la Juve si spegne: Tolisso pareggia per i francesi, che nel finale sfiorano anche il sorpasso.
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Appuntamento con gli ottavi di finale rimandato per la Juventus. I Bianconeri non vanno oltre l'1-1 casalingo contro il Lione in una sfida dai due volti e scivolano al secondo posto nel Gruppo H alle spalle del Siviglia. Per l'accesso alla fase ad eliminazione diretta di UEFA Champions League ci sarà ancora da atteendere.
Prestazione in chiarosucro quella della banda di Massimiliano Allegri, contro un Lione presentatosi a Torino guardingo, ma pronto a pungere in contropiede. La Juve, che si schiera con il 4-3-1-2, scende in campo corta e aggressiva, con Gonzalo Higuaín e Mario Mandžukić feroci nel pressing sui difensori avversari e Miralem Pjanić libero di inventare calcio alle loro spalle.
Il primo brivido dell'incontro è per Gianluigi Buffon. Maciej Rybus, ben assistito da Alexandre Lacazette, si presenta in area di rigore, ma il numero uno bianconero - alla 100esima presenza in UEFA Champions League in carriera - è bravo a chiudergli lo specchio della porta. La Juve replica con un siluro di Mandžukić neutralizzato in due tempi da Anthony Lopes: è il preludio al vantaggio.
Poco dopo, infatti, un'ingenua spinta di Mouctar Dhiakaby su Stefano Sturaro manda Higuaín sul dischetto. Il Pipita è chirurgico nella trasformazione: palla da una parte, portiere dall'altra e Juve avanti al 13'.
Con la sfida subito indirizzata sul giusto binario, la Vecchia Signora ha buon gioco nel far valere la sua superiorità tecnica e continua pazientemente a tessere la tela. Claudio Marchisio, alla prima da titolare dopo cinque mesi di stop, sfiora il raddoppio con una bomba dai 25 metri che sibila a fil di palo, poi è Higuaín a divorarsi il 2-0: tutto solo davanti a Lopes, l'argentino calcia incredibilmente oltre la traversa su assist di Mandžukić.
E' un errore che di fatto cambia l'inerzia della sfida, perché a fine primo tempo il Lione si sveglia e si affaccia insidioso dalle parti di Buffon. Rachid Ghezzal spedisce di poco a lato dal limite dell'area, poi è Maxime Gonalons di testa a non trovare il bersaglio.
La pressione francese prosegue anche nella ripresa. Ora è il Lione a fare la partita in pianta stabile e Allegri corre ai ripari tornando 3-5-2 con gli ingressi di Medhi Benatia e Alex Sandro per Leonardo Bonucci e Pjanić. Nonostante il passaggio al modulo prediletto, il baricentro bianconero continua a restare pericolosamente basso e all'85' arriva la doccia gelata.
Ghezzal calcia una punizione forte e tagliata nel cuore dell'area juventina, Corentin Tolisso ruba il tempo alla difesa bianconera e spedisce il pallone di testa alle spalle di Buffon. Lo Stadium, che pregustava la qualificazione, ammutolisce.
La Vecchia Signora non ne ha più e non riesce a trovare la forza di reagire. Nemmeno l'ingresso in campo di Cuadrado, match-winner a Lione, riesce a dare la scossa e anzi sono gli ospiti a sfiorare il clamoroso successo in pieno recupero con una conclusione di Lacazette che termina sull'esterno della rete.
Sarebbe stata una punizione troppo dura per la Juve, apparsa però impalpabile nella ripresa: una trasformazione quasi inspiegabile dopo un primo tempo di sostanziale dominio.