Il Napoli passa a Crotone e si rilancia
domenica 23 ottobre 2016
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Dopo tre sconfitte consecutive, la squadra di Sarri vince 2-1 allo Scida e sale momentaneamente al terzo posto: segnano Callejón e Maksimović nel primo tempo, Gabbiadini espulso per fallo di reazione.
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Crotone-Napoli 1-2 (Rosi 89’; Callejón 17’, Maksimović 33’)
Dopo tre sconfitte consecutive, il Napoli torna alla vittoria e sale momentaneamente al terzo posto in classifica. In casa del fanalino di coda Crotone, la squadra di Maurizio Sarri si impone 2-1 grazie ai gol nel primo tempo di José Callejón e Nikola Maksimović.
All’Ezio Scida i Partenopei partono subito forte. Marek Hamšík non trova lo specchio della porta avversaria, Alex Cordaz esce prima sui piedi di Callejón poi si esalta sulla conclusione di Manolo Gabbiadini. Al 17’ il Napoli passa in vantaggio: cross dalla sinistra di Dries Mertens, la difesa dei Calabresi è tutt’altro che irreprensibile e Callejón da due passi insacca l’1-0. Per lo spagnolo è il gol numero 6 in campionato.
Pepe Reina si oppone con bravura alla girata di Raffaele Palladino, mentre alla mezzora la squadra di Sarri resta in dieci: Gabbiadini commette fallo di reazione su Gianmarco Ferrari e l’arbitro gli mostra senza esitazioni il cartellino rosso. Ma anche in inferiorità numerica, al 33’, gli ospiti trovano il raddoppio, grazie a Maksimović.
Nella ripresa la squadra di Davide Nicola si divora un gol con il nigeriano Simy, che grazia Reina, mentre il difensore brasiliano Claiton compie un incredibile salvataggio sulla girata di Mertens. Il portiere del Napoli è formidabile prima su Diego Falcinelli e poi sullo svedese Marcus Rohdén, ma a un minuto dalla fine il Crotone riapre la partita con un guizzo di Aleandro Rosi, ex Roma. E’ troppo tardi però, la squadra di Sarri sbanca lo Scida e si rimette in carreggiata.
Milan-Juventus 1-0 (Locatelli 65')
Il Milan conquista la terza vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei partite, e riapre il campionato. A San Siro, nell’anticipo serale della nona giornata, i Rossoneri di Vincenzo Montella battono 1-0 la Juventus, che sullo stesso campo era caduta contro l’Inter: decide la sfida una prodezza del 18enne Manuel Locatelli - al secondo gol in Serie A - nella ripresa. Con questo successo, il Diavolo si porta a soli due punti di distanza dai campioni d’Italia di Massimiliano Allegri, sempre in testa alla classifica.
La Juventus parte con intraprendenza e dopo pochi minuti Alex Sandro prova il destro al volo sul cross del connazionale Dani Alves, ma il pallone termina a lato. Una punizione di Miralem Pjanić, deviata da Gabriel Paletta, mette i brividi al pubblico di San Siro, ma il Milan non sta a guardare. Lo spagnolo Suso, servito da Carlos Bacca, chiama a un non semplice intervento Gianluigi Buffon, poi ci prova dal limite anche Locatelli ma la mira è sbagliata.
Gianluigi Donnarumma dice di no ancora ad Alex Sandro, che colpisce di testa in tuffo, poi il giovane portiere si oppone anche a Paulo Dybala, protagonista di un’ottima girata di prima intenzione. L’argentino è in seguito costretto a uscire per problemi muscolari - lo rimpiazza Juan Cuadrado - poi al 36’ arriva uno degli episodi chiave della gara. Su una punizione calciata da Pjanić, nessuno tocca il pallone con la traiettoria che inganna Donnarumma e rotola nel sacco: l’arbitro Rizzoli prima convalida il gol, poi annulla.
Si va all’intervallo con il risultato ancora in equilibrio, nella ripresa si fa notare anche Gonzalo Higuaín ma la girata del “Pipita” per poco non trova lo specchio della porta avversaria. La squadra di Allegri insiste, prima Cuadrado poi - soprattutto - Sami Khedira hanno due buone chance ma la mira non è quella dei giorni migliori. Al 65’ il Milan passa.
Suso premia l’inserimento di Locatelli, il centrocampista classe 1998 entra in area e da posizione defilata scaglia un destro che trova l’incrocio opposto della porta difesa da Buffon: San Siro viene giù, i Rossoneri di Montella sono in vantaggio. La reazione dei Bianconeri è affidata a Hernanes, il destro del Profeta sfila però a lato e Donnarumma non deve nemmeno intervenire.
Allegri si gioca anche la carta Mario Mandžukić, che prende il posto di Medhi Benatia, e sbilancia la squadra, ma l’unico acuto è un cross di Cuadrado su cui esce alla grande Donnarumma. Dopo oltre sei minuti di recupero - e una super parata del portiere Rossonero su Khedira - arriva il fischio finale: il Milan fa festa grande, la Juventus capolista è appena a due punti di distanza.