Il Napoli fa scintille, il Benfica si spegne
mercoledì 28 settembre 2016
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Nella prima uscita europea al San Paolo, il Napoli strapazza il Benfica e conquista la seconda vittoria consecutiva in UEFA Champions League.
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Delirio azzurro. Nella prima uscita europea al San Paolo, l'SSC Napoli strapazza l'SL Benfica e conquista la seconda vittoria consecutiva in UEFA Champions League. Finisce 4-2 per gli uomini di Maurizio Sarri, a segno tre volte in otto minuti nella ripresa dopo il gol nel primo tempo di Marek Hamšík.
Straordinario protagonista è Dries Mertens, due reti e tante belle giocate, ma è tutto il collettivo azzurro protagonista di una partita superlativa prima del blackout finale che consente ai portoghesi di salvare l'onore e fa infuriare l'allenatore partenopeo.
Parte fortissimo il Napoli: dopo neanche dieci secondi, Faouzi Ghoulam recupera palla sulla corsia di sinistra e lancia lungo per Arkadiusz Milik: il controllo con il destro è perfetto, la conclusione mancina troppo debole per impensierire Júlio César.La risposta del Benfica è immediata, e per due volte tra il 5’ e il 10’ Kostas Mitroglu ha la possibilità di portare avanti i suoi: prima fallisce il tap in sul cross di Nélson Semedo smanacciato da Pepe Reina, poi si fa respingere dal portiere spagnolo il tiro a colpo sicuro su assist di Alex Grimaldo dalla sinistra. Nell'occasione, Sarri perde Raúl Albiol per un infortunio muscolare: fa così il suo esordio in maglia azzurra Nikola Maksimovi.
Metabolizzato il cambio, il Napoli ricomincia a macinare gioco. Quando anche Mertens si accende, serve uno straordinario intervento difensivo di Grimaldo per impedire a José Callejón di battere a rete a tre metri dalla porta. L'esplosione di gioia dei cinquantamila dello stadio San Paolo, però, è rinviata solo di pochi secondi: sul successivo calcio d'angolo di Ghoulam, infatti, Hamšík anticipa Ljubomir Fejsa sul primo palo e sorprende Júlio César con un colpo di testa chirurgico.
Una volta in vantaggio, il Napoli abbassa i ritmi e prova a far uscire dal guscio il Benfica per poi colpirlo in contropiede. Il palleggio dei lusitani, però, è sterile e non produce occasioni da rete, mentre nell'unica ripartenza azzurra al 32’ Hamšík non inquadra la porta.
Si va al riposo sull'1-0 e si ricomincia senza cambi. In campo però c'è un altro Napoli, più cattivo e determinato. Soprattutto, c'è un altro Mertens: prima ubriaca la difesa portoghese e conquista un calcio di punizione dal limite, poi trasforma il piazzato con gran destro a giro sopra la barriera.
È festa azzurra, ma festa vera perché il Benfica sparisce dal campo e la formazione di Sarri dilaga. Tre gol in otto minuti. Dopo la perla di Mertens, infatti, arriva il calcio di rigore per il fallo di Júlio César su Callejón: l’ex portiere dell'Inter si fa anticipare e mette giù l'attaccante spagnolo dopo una percussione di Allan e dal dischetto Milik non sbaglia. Non è serata per Júlio César e lo dimostra l'errore ancora più grave che spiana la strada al poker azzurro al 58’: il numero 12 del Benfica manca il pallone sul cross di Callejón dalla destra, la sfera carambola sulla spalla di Milik e finisce sui piedi di Mertens, che firma così la sua sua doppietta. Con i lusitani alle corde, potrebbe segnare il secondo gol personale anche Milik, ma il suo sinistro da cinque metri finisce altissimo dopo l'ennesima percussione di Mertens.
Il match è in ghiaccio e Sarri concede minuti a Lorenzo Insigne e, per la prima volta in stagione, anche ad Emanuele Giaccherini. Il finale di gara, però, è di marca lusitana: il Napoli spegne la luce e il Benfica trova i due gol che salvano l'onore, entrambi con i subentranti. Segna prima Gonçalo Guedes, innescato da un clamoroso errore in disimpegno di Jorginho, e poi Eduardo Salvio, bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a bruciare Reina con un bel tocco sotto. Per rovinare la festa azzurra, però, è troppo tardi. Finisce 4-2, Napoli a punteggio pieno e in testa al girone.
Giocatore chiave: Dries Mertens (Napoli)
Il nazionale belga è una presenza vivace per tutto l'incontro. Il 29enne segna il secondo gol partenopeo con una deliziosa punizione, ed è poi nel posto giusto al momento giusto quando insacca dalla corta distanza.
La forza del Napoli
Il Napoli ha avuto delle buone squadre titolari negli ultimi anni, ma forse la sua rosa non è mai stata così forte come questa volta. Basta pensare a come Nikola Maksimović ha saputo sostituire al meglio Raúl Albiol dopo l'infortunio. Anche Emanuele Giaccherini ha debuttato questa sera, mentre Lorenzo Insigne, Manolo Gabbiadini e i talentuosi centrocampisti Piotr Zieliński, Marko Rog e Amadou Diawara sono ottime opzioni per la panchina.