Sánchez sbarra la strada al PSG
martedì 13 settembre 2016
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Paris Saint-Germain - Arsenal 1-1
Edinson Cavani apre le marcature dopo 44 secondi, ma il PSG manca più volte il raddoppio e viene fermato da un gol di Alexis Sánchez al 78'.
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Grazie a un gol di Alexis Sánchez al 78', l'Arsenal ferma il Paris Saint-Germain e torna a casa con un punto prezioso nel Gruppo A.
Passano appena 44 secondi ed Edinson Cavani sfrutta un cross di Serge Aurier, mettendo a segno il gol più veloce di sempre del Paris in UEFA Champions League. Il PSG, inoltre, realizza il primo gol della fase a gironi per la seconda stagione consecutiva. Cavani sfiora più volte il raddoppio ma viene fermato da David Ospina, mentre il tiro perentorio di Sánchez a 12' dal termine è una doccia fredda per i padroni di casa. Nel finale vengono espulsi Olivier Giroud e Marco Verratti.
Migliore in campo: David Ospina (Arsenal)
Schierato a sorpresa al posto di Petr Čech, il portiere deve scacciare i fantasmi del passato, perché un anno fa era stato di nuovo preferito al ceco e la squadra aveva perso 2-1 contro la Dinamo Zagabria. Stavolta, invece, il colombiano mantiene i Gunners in partita, rivelandosi decisivo su Ángel Di María, Edinson Cavani e Serge Aurier.
Classico Cavani
La gara sintetizza perfettamente la carriera al PSG di Cavani, che dopo il primo gol sbaglia almeno tre occasioni. L'attaccante divide ancora i pareri: se da un lato è sempre capace di fare la differenza, con un'altra rete avrebbe reso ininfluente quella di Alexis Sánchez.
Wenger rischia
Il tecnico dell'Arsenal suscita qualche sorpresa mettendo in campo non solo Ospina, ma anche Sánchez, il giovane Alex Iwobi sulla destra e Olivier Giroud in panchina. Senza il francese, però, i Gunners hanno pochi punti di riferimento e il "niño maravilla" resta lontano dalle zone in cui è più pericoloso: non a caso, il suo gol arriva proprio dopo l'ingresso di Giroud.
L'opinione dei reporter
Chris Burke, Parigi (@UEFAcomChrisB)
Sentendo la pressione dopo le recenti fatiche in Ligue 1, Unai Emery cerca una vittoria che faccia bene al morale, ma i padroni di casa sprecano più volte la possibilità di chiudere la partita malgrado un sostanziale dominio. L'unica consolazione è la buona prestazione collettiva, che potrebbe dare fiducia per i prossimi impegni.
