Colpo Napoli: ecco Piotr Zieliński
giovedì 4 agosto 2016
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Secondo Zbigniew Boniek è destinato a vestire la maglia numero 10 della Polonia "per molti anni"; per Marco Giampaolo "ha tutto per diventare un grande centrocampista": UEFA.com presenta il nuovo acquisto del Napoli: Piotr Zieliński.
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Qualche settimana fa Piotr Zieliński sembrava destinato al Liverpool. Invece il trasferimento è sfumato e il centrocampista, ennesimo nazionale polacco a cambiare squadra questa estate, è rimasto in Italia. Giocherà con il Napoli insieme al connazionale Arkadiusz Milik.
"Vado al Napoli per vincere - ha detto prima di sottoporsi alle visite mediche-. Milik? Mi ha detto tante cose belle".
Scoperto dall'Udinese quando era alle giovanili del Zagłębie Lubin nel 2011, la squadra friulana lo aveva ingaggiato per 100.000 euro. Valutazione che si è impennata dopo le ultime due stagioni in prestito all'Empoli. Ha giocato 28 partite nel 2014/15, la maggior parte entrando dalla panchina, ma questa stagione è diventato una pedina fondamentale del club toscano. Anche grazie alla sua versatilità.
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Questa stagione Zieliński è stato per lo più utilizzato sulla destra di un centrocampo a rombo e ha anche segnato cinque reti inn 35 partite. Ma ha dimostrato di poter giocare ovunque a centrocampo grazie alla sua energia e alla sua tecnica. "Zieliński ha tutto per diventare un grande calciatore", ha detto di lui Marco Giampaolo.
Il centrocampista - i cui fratelli Paweł e Marek sono anche loro calciatori – ha diversi ammiratori anche in Polonia. Zbigniew Boniek, presidente della Federcalcio polacca, ha detto più volte: "Con Zieliński la maglia numero 10 della nazionale è a posto per molti anni".
Con Milik e Zieliński è caduto un record che durava da tanti anni. Il giocatore polacco più costoso era ancora Jerzy Dudek, che il Liverpool aveva pagato al Feyenoord 7,4 milioni di euro nel 2001.
Dudek è felice che il record sia stato battuto. "Era ora - ha detto a UEFA.com -. Era un record che durava da troppo tempo, aveva la barba troppo lunga". Di certo non sarebbe durato così tanto se Robert Lewandowski non avesse lasciato il Dortmund per passare al Bayern a parametro zero nel 2014.