De Bruyne l'uomo giusto per il City
mercoledì 13 aprile 2016
Intro articolo
"L'ha decisa il nostro uomo dal Belgio", ha detto Joe Hart dopo che Kevin De Bruyne ha segnato il gol che ha portato il Manchester City in semifinale per la prima volta.
Contenuti top media
Corpo articolo
Sono stati appena due i goleador delle gare di martedì in UEFA Champions League ed entrambi sono meritevoli di applausi.
Cristiano Ronaldo è unico nel suo genere, ma spesso si sottovaluta cosa rappresenta davvero Kevin De Bruyne per il Manchester City. Difficile vedere una foto di De Bruyne scattata negli spogliatoi con addominali belli in vista, ma come Ronaldo il nazionale belga può decidere una partita con una magia. E così ha fatto contro il PSG.
"E' una grande sensazione", ha detto De Bruyne. "Dovevo controllare il pallone perché ho visto dei giocatori che si buttavano per chiudere. Poi ho tirato e fortunatamente il pallone è andato dentro".
Lo fa un po' troppo spesso per essere solo fortuna. Bacary Sagna ha detto a UEFA.com: "Ha dimostrato grande classe stasera, ma lo sta facendo da quando è arrivato al club". Joe Hart ha aggiunto: "La qualità decide queste competizioni. Loro avevano qualità e noi anche. Per fortuna è stato il nostro uomo dal Belgio a deciderla".
De Bruyne non avrà la presenza carismatica di un Ronaldo o di uno Zlatan Ibrahimović, fermato più volte da Hart nell'occasione. Ma possiede una tecnica che piuò essere comunque letale. Il City è sparito dalla corsa al titolo in Premier League quando De Bruyne è rimasto fuori per infortunio a febbraio e marzo.
"Kevin ha una cosa molto importante per un giocatore – ha spiegato il tecnico Manuel Pellegrini -. Vicino all'area di rigore è molto pericoloso perché non ha bisogno di molto spazio per tirare in porta".
Il 24enne, che si è ricostruito una carriera in Bundesliga dopo la fallimetare esperienza al Chelsea, è stato pagato 74 milioni di euro dal City. "Adesso siamo in semifinale e tutto può succedere", ha detto. "Sappiamo che sarà dura ma nemmeno contro il PSG era facile. Quindi non vediamo l'ìora di giocarcela ancora".