Gerard Piqué e la mentalità vincente del Barcellona
sabato 12 marzo 2016
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"Non si può essere felici con due o tre anni buoni", ha detto Gerard Piqué a UEFA.com, spiegando anche come ha fatto a restare per così tanti anni al top.
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A 29 anni, Gerard Piqué ha già vinto le competizioni più importanti a livello di club col Barcellona ma, come scoperto da UEFA.com, il difensore centrale nonché tifoso da sempre dei Blaugrana, non ha perso neanche un briciolo di passione per il club e per il calcio.
UEFA.com: cosa ti motiva ogni giorno a dare sempre il massimo?
Gerard Piqué: sicuramente non è facile. Ci sono tante partite e il Barça è un club che vuole vincere sempre. Bisogna essere sempre motivati al massimo sia contro le piccole che conto le grandi [l'Arsenal]. È il nostro lavoro, ma man mano che la stagione va avanti, tutto diventa più semplice perché sai che è questione di tempo prima di sollevare un altro trofeo.
UEFA.com: come fai a mantenere così vivo questo desiderio di vittoria?
Piqué: la carriera dura poco, dai dieci ai 20 anni se ti prendi cura del tuo corpo. Ci si prova sempre ma tante cose possono distrarti, dalla tua vita privata ad altri pensieri che ti occupano la mente. Quando indossi gli scarpini, quandi ti alleni, quando giochi una partita per i tifosi che vogliono vedere la propria squadra vincere, ecco... allora bisogna mettersi alla prova. Non si può essere felici con due o tre anni buoni, bisogna sempre migliorare. Questo penso sia l'obbiettivo della nostra squadra.
UEFA.com: pensi mai a cosa dirà la gente ripensando all'epoca del tuo Barcellona?
Piqué: l'unica cosa a cui penso sempre è dare il massimo, vincere più trofei possibili e a far sì che la gente sia contenta di ciò che facciamo. La nostra è una generazione di calciatori di incredibile talento e quindi dobbiamo sfruttarla il più possibile. Solo quando ci ritireremo, sapremo se la gente penserà che abbiamo fatto qualcosa di importante.
UEFA.com: il Barcellona può diventare il primo club a vincere per due anni di fila la UEFA Champions League; cosa significherebbe questo traguardo per te?
Piqué: è sempre bello poter scrivere nuove pagine di storia. Penso che ce la possiamo fare, ma c'è ancora tanto lavoro davanti. I prossimi tre mesi saranno molto duri, ma noi siamo pronti.
UEFA.com: che differenza c'è tra questo Barcellona e gli altri in cui hai giocato?
Piqué: oggi abbiamo una maggiore varietà in campo sia nella fase di rottura che in quella del possesso e nel controllo del ritmo di gioco. Un'altra differenza è legata alla fase difensiva. Quando difendiamo spesso arretriamo ancora di più il baricentro per poi ripartire velocemente in contropiede con quei tre lì davanti che sono letali. Prima non ci piaceva questo tipo di gioco, oggi è un'arma in più.
UEFA.com: ultima domanda: devi segnare altri 40 gol per arrivare ai 50 in carriera. Pensi che ci riuscirai in questa stagione?
Piqué: beh... in questa stagione sarà difficile, ma forse segnando un gol a partita ce la potrei fare! Ma no, in realtà fare gol non è il mio obiettivo anche se mi piace partecipare alla manovra offensiva. Sono ancora molto lontano dai 50 gol, forse ce la potrei fare entro la fine della carriera.