Zlatan sul Chelsea, il ritiro, e la medaglia mancante
martedì 8 marzo 2016
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Zlatan Ibrahimović era in ottima forma quando si è presentato in conferenza stampa a Stamford Bridge, e ha parlato di Diego Costa, del Chelsea, del progetto del Paris e del perché ancora non pensa al ritiro.
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Una missione da completare dopo il rosso dello scorso anno a Stamford Bridge...
Non penso mai alla vendetta perché ogni partita è una partita nuova, ma spero che resterò in campo più dell'altra volta! Quello che è successo è nel passato, ora c'è il presente.
Sulla prospettiva di giocare contro Diego Costa...
Vogliamo giocare contro i migliori, e se sarà in campo allora sarà il Chelsea migliore. Ma anche senza di lui il Chelsea rimane una squadra fantastica. L'ultima partita non è stata facile per loro senza di lui, ma il Chelsea mantiene comunque le sue qualità.
Sulla prospettiva del ritiro a 34 anni...
Mi sto solo scaldando! L'età è solo un numero e hai solo l'età che ti senti. Mi sento molto giovane perché questa stagione è stata una delle migliori per me. Non sono preoccupato del futuro perché il futuro appare bello dopo la stagione che ho vissuto.
Sul suo desiderio di vincere la UEFA Champions League...
Quando ero giovane la Champions League era un'ossessione; ora mi rendo conto che sia che io la vinca o meno questo non mi cambia come giocatore. Sono stato fortunato e ho vinto molti trofei, ho giocato con club fantastici e giocatori fantastici. Potrei vincere la Champions League quest'anno e farò del mio meglio per riuscirci, ma non cambierebbe il giocatore che sono.
Su come il Paris si sta preparando al ritorno in vantaggio per 2-1...
Non abbiamo fatto analisi tattiche o su come dovremmo giocare - abbiamo un vantaggio quindi sarà una partita diversa questa volta. Ma se giochiamo il nostro calcio abbiamo una grande opportunità. Dipenderà dal tecnico come giocheremo. Faremo come ci dirà.
Sul progetto qatariota al Paris e i paralleli con il Chelsea...
Questo progetto è iniziato tre anni e mezzo fa. Con tutto il rispetto per quanto successo prima, il club è essenziamente nato quando sono arrivati i qatarioti. Se pensi al Chelsea dieci anni fa vale lo stesso, e quando ha vinto la Champions League? Ci sono voluti molti anni. Quello che abbiamo fatto in tre anni e mezzo è incredibile.