Juve: all'inferno... e ritorno
martedì 23 febbraio 2016
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Una partita che sembrava persa e che alla fine la Juve ha rischiato di vincere: il 2-2 contro il Bayern è stato una girandola di emozioni. "Abbiamo dimostrato che in casa batterci è dura per chiunque", ha dichiarato Paulo Dybala.
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Dominata per l'intero primo tempo e in svantaggio di due gol a inizio ripresa. Non c'era scenario peggiore in cui la Juventus si sarebbe potuta trovare contro il Bayern Monaco.
Eppure, spedire la Juventus all'inferno è difficile, anche per una corazzata come quella bavarese. Proprio come i gatti, i Bianconeri hanno dimostrato di avere sette vite e alla fine anche il Bayern si è dovuto arrendere all'evidenza dei fatti: niente è scontato quando si ha a che fare con la Vecchia Signora.
Eppure, dopo il primo tempo, in pochi avrebbero scommesso sul 2-2 finale. Il Bayern, passato meritatamente in vantaggio con Thomas Müller, aveva ampiamente dominato una Juve apparsa in chiara difficoltà, come ammesso a fine gara anche da Massimiliano Allegri: "C'è stato un momento in cui il Bayern aveva dieci giocatori nella nostra metà campo. Non è stato facile perché eravamo sempre sotto pressione ".
Poi, in avvio di ripresa la doccia gelata: contropiede letale del Bayern e raddoppio di Arjen Robben. Una mazzata che avrebbe steso chiunque, ma non la Juve. "In casa è dura batterci, ci siamo fatti rispettare", ha dichiarato Paulo Dybala, autore del gol che ha lanciato la rimonta bianconera.
E poi ci ha messo lo zampino Allegri, mandando in campo Stefano Sturaro e Álvaro Morata. Lo spagnolo, che di mestiere fa il bomber, stavolta ha vestito in panni del rifinitore per il centrocampista, che ha firmato la rete del definitivo 2-2.
"Questo può essere considerato come il punto più alto della mia breve carriera, spero possano arrivare tante altre serate come questa - ha dichiarato Sturaro a fine gara -. Il Bayern Monaco è forte, ma noi siamo stati bravi a rialzarci". Ora però bisognerà completare l'opera a Monaco.