Juve a due facce, ma ancora in corsa
martedì 23 febbraio 2016
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Juventus - Bayern Monaco 2-2
Dominati nel primo tempo, i Bianconeri barcollano sotto i colpi di Müller e Robben, ma reagiscono e trovano il pareggio con Dybala e Sturaro: si deciderà tutto in Germania.
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- A Torino, la Juventus pareggia 2-2 contro il Bayern Monaco nell'andata degli ottavi di finale
- I bavaresi dominano il primo tempo e trovano il vantaggio con Thomas Müller al 43'; in avvio di ripresa arriva il raddoppio di Arjen Robben
- La Juve cambia marcia e trova il pareggio grazie a Dybala (63') e Stefano Sturaro (76'), entrambi al primo gol in UEFA Champions League.
- Arturo Vidal, partito titolare, viene schierato nell'inedita posizione di terzino basso da Josep Guardiola
- La gara di ritorno si disputerà alla Fußball Arena München il 16 marzo
Fin dall’avvio è il Bayern a fare la partita, con la Juve che si raccoglie all’indietro pronta a distendersi negli spazi. Le prime emozioni le regalano i due ex in campo: Mario Mandžukić avrebbe la palla buona sugli sviluppi di un lancio dalle retrovie, ma il croato, forse stupito dalla libertà concessagli dalla retroguardia ospite, conclude debolmente dal limite dell’area. La replica bavarese è affidata a Vidal, che di controbalzo lascia partire un gran destro: Gianluigi Buffon è reattivo e respinge coi pugni.
Il cileno dà spesso il via all’azione partendo alle spalle della difesa bavarese agendo a tutti gli effetti da regista puro. Una soluzione che permette al Bayern di proporre una manovra ad ampio respiro, con l’obiettivo di accerchiare la difesa di casa. Sul fronte opposto, invece, è ancora Mandžukić a mettersi in evidenza. Il croato, appostato sul secondo palo, manca di un soffio la deviazione vincente su cross di Paulo Dybala.
Al quarto d’ora sono gli uomini di Guardiola a divorarsi una colossale palla-gol. Un rimpallo favorisce Robert Lewandowski, che serve Müller nell’area piccola. L’attaccante tedesco è completamente solo, ma attende un attimo di troppo prima di concludere, consentendo a Leonardo Bonucci di effettuare un prodigioso recupero. La Juve si salva, ma fatica a trovare controffensive adeguate al fraseggio bavarese,come dimostrano anche le statistiche sul possesso di palla.
Arjen Robben e Douglas Costa sono due stantuffi sulle corsie esterne ed è l’olandese a mettere nuovamente paura a Buffon, con una mazza girata che finisce di poco oltre la traversa. Magistrale, nell’occasione, l’assistenza di Philipp Lahm. Tocca poi a Bernat andare alla battuta dal limite dell’area: la conclusione dello spagnolo è sporca e per poco non inganna il numero uno bianconero, che si salva nuovamente di pugno.
E’ un primo tempo di estrema sofferenza quello della Juve, che quando recupera palla viene immediatamente aggredita in pressing, non riuscendo a verticalizzare con efficacia. La pressione del Bayern è asfissiante e il vantaggio, che si concretizza al 43’, ne è la conseguenza inevitabile: Robben si incunea in area dalla destra e lascia partire un cross che Douglas Costa rimette in mezzo per il tap-in vincente di Müller. Si arriva così all’intervallo: Bianconeri opachi, Bayern extralusso.
In avvio di ripresa Allegri si gioca subito la carta Hernanes, spedito in campo al posto di Claudio Marchisio, e la Juve prova ad alzare il baricentro, ma il Bayern la punisce immediatamente. Lewandowski innesca la ripartenza tedesca e serve Robben sulla destra: l’olandese taglia in area e si porta il pallone sul mancino, calciando secco sul secondo palo. Per Buffon non c’è nulla da fare.
Siamo al 55’ e pochi istanti e Lewandowski sfiora il tris di testa, in tuffo. La Juve appare frastornata, ma nel momento di massima difficoltà trova la forza di reagire. Al 63’ Mandžukić sfrutta un errato controllo di Joshua Kimmich e serva un filtrante perfetto a Dybala, che fulmina Manuel Neuer con un preciso piatto destro. Primo acuto in UEFA Champions League per la Joya e sfida, di fatto, riaperta.
Il gol trasfigura la Juve che di colpo diventa straripante. Mandžukić ruba palla a centrocampo e mette Juan Cuadrado a tu per tu con Neuer, che si salva alzando il pallone oltre la traversa, quindi è Paul Pogba a sfiorare il 2-2 con un destro a giro che sibila poco distante dall’incrocio dei pali. A questo punto servono forze fresche: Allegri getta nella mischia Stefano Sturaro per Sami Khedira, mentre Guardiola infoltisce la linea difensiva inserendo Medhi Benatia per Bernat. Arriva anche il momento di Álvaro Morata, che rileva uno stremato Dybala.
E i cambi sorridono alla Juve, che al 76’ trova il pareggio proprio grazie ai due subentrati. Mandžukić pesca Morata, che di testa spedisce il pallone nell’area piccola: Sturaro brucia Kimmich, non esente da colpe, e in scivolata spedisce il pallone sotto la traversa, firmando il 2-2. Anche per il centrocampista si tratta del primo gol in UEFA Champions League e ora in campo i ruoli sono ribaltati: le certezze del Bayern vacillano, mentre la Juve sogna il paradiso dopo essere stata all’inferno.
Un colpo di testa di Pogba che termina oltre la traversa lascia presagire un finale arrembante da parte della Juve. Allo scadere Bonucci prova a pescare il jolly calciando dal limite dell’area, ma Neuer è saldo nella presa. Il Bayern alleggerisce la pressione ripartendo in verticale, ma non ha più la forza per far male. Finisce così in parità: partita a due volti per la Juve, che andrà a giocarsi la qualificazione in Germania.