Gli allenatori del Real Madrid meno longevi
lunedì 4 gennaio 2016
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Rafael Benítez ha lasciato il Real Madrid poche settimane dopo una vittoria per 10-2, ma Richard Martin ci spiega che sono in molti ad aver avuto lo stesso destino nella capitale spagnola.
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Il Real Madrid ha detto addio a Rafael Benítez dopo poco più di cinque mesi, ma lo spagnolo non è il primo a lasciare il Santiago Bernabéu prima del previsto. Vediamo altri sei tecnici che non sono durati a lungo sulla panchina delle Merengues.
Fabio Capello
12 mesi – 1 luglio 1996 al 24 giugno 1997
12 mesi – 5 luglio 2006 al 28 giugno 2007
Le due parentesi dell'italiano a Madrid sono state molto simili: inizio difficile, picco di forma, vittoria della Liga ed esonero. Il destino di Capello fa capire come al Real Madrid non contino solo i risultati. Annunciando la seconda separazione da Capello, il presidente Ramon Calderón ha spiegato: "Abbiamo gettato le basi ma vogliamo uno stile di gioco più entusiasmante".
Guus Hiddink
6 mesi – 15 luglio 1998 al 23 febbraio 1999
I neo campioni d'Europa riponevano molte speranze nell'uomo che aveva portato l'Olanda alle semifinali del Mondiale FIFA, ma la sconfitta contro il Chelsea in Supercoppa UEFA è stata una ferita mai veramente rimarginata. Quattro sconfitte rimediate dopo Natale hanno reso pericolante la panchina di Hiddink, e il presidente del Real Lorenzo Sanz ha ammesso che anche se la colpa non era tutta dell'olandese, "è più economico esonerare un allenatore che non metà squadra".
Jupp Heynckes
11 mesi – 25 giugno 1997 al 28 maggio 1998
Il tedesco ha vissuto un periodo strano nella capitale, con la percentuale di vittorie più bassa dell'era moderna ma il primo successo europeo in 32 anni. "Era un grande allenatore e una persona anche migliore", ha detto Sanz. "Questo non è stato positivo per lui perché i giocatori prevaricavano". Otto giorni dopo la finale di UEFA Champions League vinta contro la Juventus, Heynckes era senza lavoro.
Juande Ramos
6 mesi – 9 dicembre 2008 all'1 giugno 2009
L'ex tecnico del Siviglia è stato paracadutato sulla panchina a metà stagione in una situazione di relativo caos, nove punti dietro il Barcellona capolista - un margine poi aumentato a 12 dopo la sconfitta nel Clásico. Ramos ha poi ribaltato la situazione con 17 vittorie in 18 partite della Liga e le Merengues sono tornate competitive. Ma la squadra di Josep Guardiola ha chiuso la stagione in forma smagliante, con una vittoria 6-2 al Bernabéu, segnando il destino di Ramos.
Vanderlei Luxemburgo
11 mesi – 30 dicembre 2004 al 4 dicembre 2005
Il primo lavoro del brasiliano in Europa è iniziato nella maniera migliore, con sette vittorie consecutive nella Liga, ma non è stato sufficiente per strappare il titolo al Barcellona. Luxemburgo ha avuto la possibilità di riprovarci la stagione seguente, e dopo la sconfitta per 3-0 al Bernabéu ispirata da Ronaldinho il destino del tecnico era segnato. Quindici giorni dopo, Luxemburgo era fuori dalla porta madrilena.
Manuel Pellegrini
12 mesi – 1 giugno 2009 al 26 maggio 2010
Il cileno ha scelto una squadra con grandi nuovi nomi come Xabi Alonso, Karim Benzema, Kaká e Cristiano Ronaldo. Ha iniziato bene, ma le ali della sua squadra sono state tarpate dalla sconfitta per 4-0 contro l'Alcorcón. Una prematura eliminazione dalla UEFA Champions League e due sconfitte contro il Barcellona non hanno certo aiutato. In compenso, Pellegrini ha raccolto il numero record di 96 punti - il problema, però, è che il Barcellona ha chiuso con 99.