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Dieci ragioni per crederci: Lazio

Con la Lazio che vuole tornare nella fase a gironi per la prima volta dal 2007, UEFA.com vi racconta storia e aneddoti della squadra capitolina, dalle origini al trionfo europeo del 1999.

La Lazio, arrivata terza in campionato, ospita martedì il Leverkusen
La Lazio, arrivata terza in campionato, ospita martedì il Leverkusen ©AFP/Getty Images

La Lazio sfiderà il Bayer Leverkusen negli spareggi di UEFA Champions League per guadagnarsi un posto alla fase a gironi da cui manca da otto anni. In occasione del possibile ritorno nella più importante competizione per club d'Europa, UEFA.com vi racconta la storia dei biancocelesti

Fondata nel: 1900
Sprannome: Biancocelesti

Vittorie in competizioni UEFA (secondi posti tra parentesi)
• Coppa delle Coppe UEFA (1): 1999
• Coppa UEFA: (1998)
• Supercoppa UEFA (1): 1999

Titoli nazionali (tra parentesi il più recente)
• Campionati: 2 (2000)
• Coppe Italia: 6 (2013)

• La Lazio fu fondata nel 1900 inizialmente come società podistica da nove atleti romani guidati dal sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli. I loro fondatori volevano partecipare a una gara podistica di 20 km, ma non essendo abbastanza ricchi per fare parte di un club, non potevano esservi ammessi. Nacque così l'idea di formare una propria società, chiamandola per l'appunto Lazio - da Latium Vetus, ovvero il nome dato dagli antichi romani alla zona in cui era stata fondata la città eterna. I colori – il bianco e il celeste – furono scelti in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi.

• Il calcio arriva nel 1901, quando Bruno Seghettini, membro del Racing Club Paris, fa visita alla sede della squadra in via Valadier con un pallone e le regole di questo sport. Essendo la prima società calcistica della città – l'AS Roma verrà fondata solo 27 anni dopo –, la Lazio disputa amichevoli contro soldati e seminaristi scozzesi e irlandesi in Piazza d'Armi e, a partire dal 1906, al Parco dei Daini. Le prime partite contro altre squadre romane, come la Veloce e la Virtus, si cominiciarono qualche anno dopo.

L'aquila, mascotte della Lazio, all'Olimpico
L'aquila, mascotte della Lazio, all'Olimpico©Getty Images

• In un panorama calcistico italiano dominato dalle squadre de nord, la Lazio preleva Silvio Piola dalla Pro Vercelli nel 1934. "E' talmente bravo con entrambi i piedi che non ho ancora capito se sia mancino o destro, e non ho mai visto nessuno così bravo in acrobazia", diceva l'ex Ct dell'Italia Vittorio Pozzo. Piola veste la maglia della Lazio per nove stagioni ma non riesce mai a portare uno scudetto a Roma, nonostante sia due volte il capocannoniere della massima serie. Piola, vincitore della Coppa del Mondo FIFA del 1938, segna 143 reti con la maglia della Lazio, e il suo record di 274 marcature nella massima serie è ancora imbattuto.

• L'ex attaccante biancoceleste Fulvio 'Fuffo' Bernardini, nel 1958 guida il club al primo trofeo, battendo in finale di Coppa Italia l'ACF Fiorentina – squadra che appena due anni lo stesso Bernardini prima aveva portato alla vittoria del campionato. "Vincere quella coppa è stato speciale. Era il primo trofeo per uno dei club più prestigiosi e antichi d'Italia", raccontava in un'intervista Maurilio Prini, autore del gol-partita, scomparso nel 2009.

I tifosi della Lazio celebrano Giorgio Chinaglia
I tifosi della Lazio celebrano Giorgio Chinaglia©Getty Images

• La Lazio allenata da Tommaso Maestrelli e con una rosa in cui spiccavano giocatori del calibro di Giorgio Chinaglia, Giuseppe Wilson, l''angelo biondo' Luciano Re Cecconi e Luigi Martini, vince il primo scudetto nel 1974. In quello spogliatoio, tuttavia, era cosa risaputa che i giocatori non andassero affatto d'accordo. "Ci odiavamo", raccontava il portiere Felice Pulici. "Eravamo divisi in due fazioni".

• Si racconta che le partite di campionato sembrassere delle amichevoli in confronto alle accesissime partite di allenamento. Durante una partita nella stagione dello scudetto, la Lazio si ritrova sotto per 2-1 a fine primo tempo contro il Verona in casa. Maestrelli ordina alla squadra di non rientrare negli spogliatoi per evitare che i litigi tra i giocatori continuassero negli spogliatoi. I tifosi capiscono la situazione e cominciano a incitarli sempre più forte. La Lazio rinasce nel secondo tempo e vince con un perentorio 4-2.

• Paul Gascoigne, diventato un vero e proprio idolo a livello mondiale dopo la semifinale persa in Coppa del Mondo 1990 contro la Germania, passa alla Lazio dal Tottenham Hotspur nel 1992. Va a segno nel suo primo derby della capitale, ma la parentesi di Gascoigne a Roma è più difficile del previsto. Nel 1994 infatti subisce un grave infortunio in allenamento. Si rompe la gamba entrando su un giovane della Primavera ancora sconosciuto: quel giovane era Alessandro Nesta, futuro capitano della Lazio.

• Nesta guida la Lazio al primo trionfo europeo nel 1999. I biancocelesti di Sven-Göran Eriksson battono il Mallorca per 2-1 a Birmingham nell'ultima edizione della Coppa delle Coppe, grazie alle reti di Christian Vieri e Pavel Nedvěd. La rete di Nedvěd all'81' minuto è stata selezionata come una delle più belle in competizioni UEFA negli ultimi 60 anni.

La Lazio batte il Manchester United in Supercoppa Europea UEFA nel 1999, grazie alla rete di Marcelo Salas. La formazione capitolina gioca talmente bene che a fine gara Sir Alex Ferguson si sbilancia, prevedendo che avrebbe vinto il campionato seguente. In effetti aveva ragione. La Lazio supera di un solo punto la Juventus all'ultima giornata e si laurea campione d'Italia per la seconda volta.

• La più dolce delle sei vittorie in Coppa Italia è quella del 2013, quando la Lazio guidata da Vladimir Petković, batte proprio la Roma per 1-0. "È impossibile spiegare a parole cosa ho provato dopo il gol", diceva un euforico Senad Lulić. Fino alla passata stagione i tifosi della Lazio esultavano al 71esimo minuto di ogni partita per celebrare il ricordo di quella rete di Lulić.

I festeggiamenti per la vittoria in Coppa delle Coppe UEFA a Villa Park nel 1999
I festeggiamenti per la vittoria in Coppa delle Coppe UEFA a Villa Park nel 1999©Getty Images