Lionel Messi parla a UEFA.com
martedì 2 giugno 2015
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Con l'obiettivo di diventare il primo giocatore a segnare in tre diverse finali di UEFA Champions League, Lionel Messi ha parlato a UEFA.com in vista della grande sfida tra Barcellona e Juventus.
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A 27 anni, Lionel Messi potrebbe già essere contento per aver ottenuto più di quasi qualsiasi altro giocatore che lo ha preceduto, ma la verità è che l'argentino può conquistare ancora molto.
Sabato, Messi potrebbe diventare il primo giocatore a essere andato a segno in tre diverse finali di UEFA Champions League, con l'FC Barcelona che sfida la Juventus a Berlino. E' già capocannoniere della competizione - in coabitazione - in questa stagione, e un altro centro lo porterebbe a pari con Cristiano Ronaldo a quota 78 reti totali nella competizione. L'attaccante dell'Argentina ha parlato a UEFA.com in vista della sfida dell'Olympiastadion: clicca sul lettore video qui sopra, o leggi i suoi pensieri qui sotto.
Sulle sue influenze principali…
Beh, mio padre è sempre stato con me e mia mamma; mi hanno seguito entrambi, sempre. E come capita a ogni papà e a ogni mamma, mi hanno sempre parlato delle mie prestazioni, di come andavo. Si sono presi cura di me, specialmente per quanto riguarda il calcio e la mia crescita. Poi anche il club mi ha aiutato, e così via. Ma nel complesso è sempre stata la mia famiglia ad aiutarmi e a sostenermi.
Su cosa significa il club per lui…
Quando sono arrrivato qui ho fatto un grande passo, non solo per la mia carriera calcistica ma anche a livello personale. Sono molto grato per quanto il club ha fatto per me, per il calore e il sostegno che ho ricevuto. Mi sono evoluto e sono cresciuto in questo club. Mi piace molto questo club perché, come ho detto prima, ha fatto qualcosa di più, non mi ha solo aiutato e sostenuto in tutti gli anni in cui sono stato qui.
Su Neymar e Luis Suárez…
Ci intendiamo molto bene tra di noi, non solo in campo ma anche fuori. Penso che se vai d'accordo fuori dal campo, le cose diventano più facili in campo.
Sulla finale...
E' una finale di Champions League – bisogna superare tanti ostacoli per arrivare qui e sappiamo non sarà facile diventare nuovamente campioni. Il nostro sogno è di vincere tutto. Sappiamo che affronteremo un avversario ostico – la Juventus è molto forte, è una grande squadra. E' una finale e tutto può succedere, ma ci prepareremo e arriveremo a questa finale come abbiamo fatto per le finali precedenti.
Sui suoi gol nelle finali 2009 e 2011…
Ho sempre detto che entrambi sono stati molto importanti per la mia carriera, non solo per le partite nelle quali sono arrivati ma anche per i momenti in cui sono arrivati. Il primo a Roma - quando ho segnato il gol del raddoppio - ha significato praticamente aver chiuso la partita vincendo il trofeo. Poi quando ho segnato il gol del 2-1 a Wembley, la partita era piuttosto in equilibrio. Per questo abbiamo festeggiato in quel modo. Entrambi i gol sono stati molto speciali per me.