Lionel Messi rivive il trionfo del Barcellona
giovedì 7 maggio 2015
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Lionel Messi ha raccontato a Graham Hunter di UEFA.com come l'esplosione di gioia dopo i due gol segnati contro il Bayern sia stata figlia della consapevolezza che il Barcellona stava portando a casa una vittoria fondamentale.
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L'abilità di Lionel Messi di sfruttare il suo straordinario talento per indirizzare sfide dal peso specifico elevato, come quella vinta 3-0 dall'FC Barcelona sull'FC Bayern München nella semifinale di andata di UEFA Champions League è ciò che lo ha reso un'icona del calcio di tutti i tempi. Ci sono altre cose, tuttavia, che rendono speciale il 27enne asso argentino.
Ad esempio, la gioia incontenibile con cui festeggia i gol particolarmente importanti. Oppure il genuino affetto e la riconoscenza che i suoi compagni gli dimostrano quando trasforma una partita complicata in un trionfo storico. Messi è un'icona anche per questo. E la gioia cristallina che regala a chi ha il provilegio di vederlo in azione è la miglior ricompensa per la sua assoluta eccellenza calcistica.
Il suo exploit nel successo contro il Bayern di Josep Guardiola - figlio di due perle dello stesso Messi e dell'assist per Neymar in pieno recupero - ha scatenato tra i giocatori del Barcellona l'esultanza più sfreanata dai tempi di quella vista nel 2011, in occasione del trionfo di Wembley in finale di UEFA Champions League.
A fine gara, Messi ha spiegato a UEFA.com che la sua esultanza non era figlia della gioia personale o dell'orgoglio, bensì del fatto che la squadra aveva portato a casa un grande risultato in una sfida caratterizzata da una prestazione collettiva di altissimo livello.
Messi ha dichiarato: "Ho festeggiato in quel modo perché mi sono reso conto di che cosa significasse quel gol nell'ottica della partita e del doppio confronto. In passato ci era già successo di creare moltissime occasioni e di non riuscire comunque a segnare".
"Ero felice perché il gol ha sbloccato il risultato e di conseguenza la sfida. Fortunatamente siamo riusciti a segnarne altri due prima del fischio finale!".
A fine gara, tuttavia, Messi non si è lasciato andare a particolari entusiasmi. Né lo hanno fatto Gerard Piqué, Ivan Rakitic, Marc-André ter Stegen e Javier Mascherano, tutti fermatisi a commentare la vittoria insieme ai giornalisti.
Il basso profilo nasce dal sollievo per aver superato un test durissimo, ma anche dalla consapevolezza che martedì prossimo bisognerà completare l'opera in Germania. IL No10 catalano ha ammesso che il Barcellona ha superato un'autentica prova del fuoco al Camp Nou.
"E' stata una partita davvero complicata. Una semifinale di Champions League giocata contro un'avversaria che schierava giocatori fortissimi. Il Bayern ama gestire il possesso del pallone, perciò gioca un calcio molto simile al nostro.
"Segnare il primo gol e spezzare gli equilibri è stata la cosa più difficile, gli altri sono venuti di conseguenza e molto rapidamente. Per noi è il risultato ideale in vista della partita di ritorno ed è esattamente ciò che volevamo ottenere stasera".
Messi ha segnato il primo gol con una violenta conclusione dalla distanza, insaccatasi nell'angolino basso alla sinistra di Neuer. Il secondo è stato invece figlio del suo genio assoluto: finta devastante su Jérôme Boateng e morbido pallonetto a scavalcare Neuer con il destro, il suo piede meno usato.
L'argentino ha anche spiegato che l'arbitro Nicola Rizzoli ha rappresentato un autentico valore aggiunto per la sfida, concedendo ai catalani la regola del vantaggio dopo un netto fallo su Luis Suárez in pieno recupero. Da quell'azione è nato l'assist di Messi per Neymar, che ha firmato il 3-0.
"La decisione dell'arbitro è stata la migliore e a quel punto io ho semplicemente fatto ciò che dovevo. Ho reagito alla situazione e quando il pallone mi è arrivato tra i piedi ho semplicemente continuato a giocare".
L'unica volta in cui il Barcellona ha eliminato il Bayern in Europa, nel 2009, lo ha fatto grazie a quattro gol di margine ottenuti al Camp Nou e all'1-1 esterno del ritorno. Ma quando a Messi è stato chiesto se fosse d'accordo con la riflessione pre-partita di Guardiola, secondo cui per il Bayern sarebbe stato impossibile approdare in finale senza segnare all'andata, Messi si è mostrato cauto.
"Non so se posso ritenermi del tutto concorde. E' vero, andremo in Germania con un ottimo risultato alle spalle, ma sappiamo che a Monaco giocare è sempre difficile e che il Bayern rende sempre al meglio in casa. 3-0 è un grande risultato, ma il ritorno è ancora tutto da giocare. Servirà fiducia nei nostri mezzi".